Domenicali: la Fia non può iscrivere d'ufficio la Ferrari
Formula 1La lite tra la Federazione internazionale e la Fota si infiamma. Il team principal della Rossa dice no alle richieste di Mosley: ''La nostra posizione non cambia, nessuno può obbligare i team a partecipare al Mondiale 2010''. GIOCA A FORMULA SKY
COMMENTA NEL FORUM DEDICATO ALLA F1
GIOCA E VINCI CON FORMULA SKY
Il braccio di ferro continua. I Costruttori hanno infatti risposto no alla lettera del presidente della Fia, Max Mosley, che ha invitato i team "ribelli" a eliminare le condizioni poste per la partecipazione al campionato di F1 del 2010, e cioè accettare il budget cap, per poi discutere insieme alle nuove squadre eventuali modifiche al regolamento del prossimo anno.
Dopo oltre cinque ore di riunione a Londra i Costruttori sono rimasti sulla loro linea: iscrizione con riserva, no alla mano tesa da Mosley. Stefano Domenicali, team principal della Ferrari, ha anche dichiarato dopo l'incontro che la Fia non può iscrivere d'ufficio i team al Mondiale. Parteciperanno al campionato solo se verrà applicato il regolamento attualmente in vigore e se non ci sarà il tetto di spese per le squadre che la Fia ha quantificato in circa 45 milioni di euro a stagione. Chi rispetterà questo tetto, secondo la Fia, avrà delle agevolazioni nel regolamento tecnico, mentre chi invece sforerà tale quota avrà al contrario pesanti restrizioni tecniche: è il doppio regolamento che ai Costruttori proprio non piace.
"La posizione della Ferrari non è cambiata - ha spiegato Domenicali - Faremo comunque ancora tutto il possibile per trovare una soluzione, ma se non ci sarà un accordo la Fia non potrà certamente iscrivere d'ufficio la Ferrari al Mondiale di F1 del prossimo anno". Stesso discorso per le altre sette squadre della Fota (sono fuori Williams e Force India), che hanno mandato la loro richiesta di iscrizione ma con riserva. Venerdì la Fia pubblicherà la lista delle squadre che parteciperanno al Mondiale 2010.
GIOCA E VINCI CON FORMULA SKY
Il braccio di ferro continua. I Costruttori hanno infatti risposto no alla lettera del presidente della Fia, Max Mosley, che ha invitato i team "ribelli" a eliminare le condizioni poste per la partecipazione al campionato di F1 del 2010, e cioè accettare il budget cap, per poi discutere insieme alle nuove squadre eventuali modifiche al regolamento del prossimo anno.
Dopo oltre cinque ore di riunione a Londra i Costruttori sono rimasti sulla loro linea: iscrizione con riserva, no alla mano tesa da Mosley. Stefano Domenicali, team principal della Ferrari, ha anche dichiarato dopo l'incontro che la Fia non può iscrivere d'ufficio i team al Mondiale. Parteciperanno al campionato solo se verrà applicato il regolamento attualmente in vigore e se non ci sarà il tetto di spese per le squadre che la Fia ha quantificato in circa 45 milioni di euro a stagione. Chi rispetterà questo tetto, secondo la Fia, avrà delle agevolazioni nel regolamento tecnico, mentre chi invece sforerà tale quota avrà al contrario pesanti restrizioni tecniche: è il doppio regolamento che ai Costruttori proprio non piace.
"La posizione della Ferrari non è cambiata - ha spiegato Domenicali - Faremo comunque ancora tutto il possibile per trovare una soluzione, ma se non ci sarà un accordo la Fia non potrà certamente iscrivere d'ufficio la Ferrari al Mondiale di F1 del prossimo anno". Stesso discorso per le altre sette squadre della Fota (sono fuori Williams e Force India), che hanno mandato la loro richiesta di iscrizione ma con riserva. Venerdì la Fia pubblicherà la lista delle squadre che parteciperanno al Mondiale 2010.