Scandalo Singapore, Briatore ordinò l'incidente di Piquet?
Formula 1Il team è al centro di un'inchiesta sul Gp dello scorso anno: Piquet, infatti, afferma di aver ricevuto l'ordine di provocare un incidente per favorire Alonso. Bernie Ecclestone: l'abbandono della Renault un rischio da considerare. GIOCA A FORMULA SKY
L'ultimo scandalo della Formula 1 potrebbe spingere la Renault all'addio. Bernie Ecclestone, patron del Mondiale, esprime il suo timore in un'intervista al Times. La Renault è al centro di un'inchiesta relativa al Gp di Singapore dello scorso anno dopo le informazioni fornite dal brasiliano Nelsinho Piquet alla federazione internazionale (Fia). Il verdeoro, licenziato poche settimane fa dalla Renault, afferma che nella gara di Singapore il team gli chiese di provocare un incidente per favorire il suo compagno Fernando Alonso: Piquet finì contro un muro e Alonso vinse (guarda le foto del Gp di Singapore 2008).
Lo scandalo, l'ennesimo in uno sport che fatica a difendere la propria credibilità, induce Ecclestone a ipotizzare gli scenari peggiori. "Non è il genere di cose che ci servono in questo momento", dice il detentore dei diritti commerciali del campionato al Times. "Penso che, per iniziare, farà infuriare la Renault. Il loro addio è un rischio da considerare, ovviamente. Spero che non si verifichi, ma potrebbe accadere", aggiunge. Flavio Briatore, team principal della Renault, secondo Ecclestone è caduto dalle nuvole quando si è diffusa la notizia relativa all'inchiesta sul Gp di Singapore. "Tutto ciò che so - dice il patron- è che Flavio insiste a dire di non sapere nulla della vicenda. Penso che la Fia stia esaminando ogni cosa e scoprirà come stanno le cose: penso che si arrabbierebbe molto se scoprisse che è tutto vero".
La Federazione internazionale esaminerà i dati della telemetria relativi alla gara disputata nel settembre dello scorso anno. La Fia, inoltre, invierà anche ispettori al quartier generale del team Renault a Enstone, in Inghilterra. Se le accuse venissero provate, la squadra dovrebbe fare i conti con sanzioni pesantissime per aver truccato un Gp e, soprattutto, per aver messo deliberatamente in pericolo l'incolumità di un pilota, degli addetti ai lavori e degli spettatori.
Ecclestone, ovviamente, fa riferimento alla necessità di individuare prove incontrovertibili. "Se si tratta solo di ciò che dice il giovane Piquet, è un conto. Se invece ci sono elementi concreti, la situazione cambia. Sarà difficile da provare. Ma se nelle conversazioni radio c'è qualcosa tipo 'Ehm, Nelson, faresti meglio a schiantarti ora...", cosa potrebbe fare la Renault? Dipende dall'esito dell'inchiesta", dice Big Bernie. Se la squadra è in una situazione complessa, nemmeno il pilota coinvolto nella vicenda può considerarsi al sicuro. Piquet, che subito dopo il licenziamento aveva rilasciato dichiarazioni di fuoco nei confronti di Briatore, è definito da Ecclestone un "giovane arrabbiato".
"Si può tranquillamente dire che sia nei guai... Dovresti chiederti cosa c'è dopo, no?", afferma il patron, suggerendo che le porte della Formula 1 siano ormai chiuse definitivamente per il brasiliano. Sull'edizione online del magazine Autosport trova spazio un'ulteriore riflessione di Ecclestone: "Se le accuse fossero vere, anche Nelson sarebbe nei guai. Se io ti dico di rapinare una banca e tu vieni arrestato, poi non puoi dire 'Bernie mi ha ordinato di farlo'...".
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Lo scandalo, l'ennesimo in uno sport che fatica a difendere la propria credibilità, induce Ecclestone a ipotizzare gli scenari peggiori. "Non è il genere di cose che ci servono in questo momento", dice il detentore dei diritti commerciali del campionato al Times. "Penso che, per iniziare, farà infuriare la Renault. Il loro addio è un rischio da considerare, ovviamente. Spero che non si verifichi, ma potrebbe accadere", aggiunge. Flavio Briatore, team principal della Renault, secondo Ecclestone è caduto dalle nuvole quando si è diffusa la notizia relativa all'inchiesta sul Gp di Singapore. "Tutto ciò che so - dice il patron- è che Flavio insiste a dire di non sapere nulla della vicenda. Penso che la Fia stia esaminando ogni cosa e scoprirà come stanno le cose: penso che si arrabbierebbe molto se scoprisse che è tutto vero".
La Federazione internazionale esaminerà i dati della telemetria relativi alla gara disputata nel settembre dello scorso anno. La Fia, inoltre, invierà anche ispettori al quartier generale del team Renault a Enstone, in Inghilterra. Se le accuse venissero provate, la squadra dovrebbe fare i conti con sanzioni pesantissime per aver truccato un Gp e, soprattutto, per aver messo deliberatamente in pericolo l'incolumità di un pilota, degli addetti ai lavori e degli spettatori.
Ecclestone, ovviamente, fa riferimento alla necessità di individuare prove incontrovertibili. "Se si tratta solo di ciò che dice il giovane Piquet, è un conto. Se invece ci sono elementi concreti, la situazione cambia. Sarà difficile da provare. Ma se nelle conversazioni radio c'è qualcosa tipo 'Ehm, Nelson, faresti meglio a schiantarti ora...", cosa potrebbe fare la Renault? Dipende dall'esito dell'inchiesta", dice Big Bernie. Se la squadra è in una situazione complessa, nemmeno il pilota coinvolto nella vicenda può considerarsi al sicuro. Piquet, che subito dopo il licenziamento aveva rilasciato dichiarazioni di fuoco nei confronti di Briatore, è definito da Ecclestone un "giovane arrabbiato".
"Si può tranquillamente dire che sia nei guai... Dovresti chiederti cosa c'è dopo, no?", afferma il patron, suggerendo che le porte della Formula 1 siano ormai chiuse definitivamente per il brasiliano. Sull'edizione online del magazine Autosport trova spazio un'ulteriore riflessione di Ecclestone: "Se le accuse fossero vere, anche Nelson sarebbe nei guai. Se io ti dico di rapinare una banca e tu vieni arrestato, poi non puoi dire 'Bernie mi ha ordinato di farlo'...".
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