Schumacher: ''Se guarisco al collo forse torno a correre''

Formula 1
Michael Schumacher fa dietrofront e lascia uno spiraglio ad un clamoroso ritorno in pista al volante di una F1
Seven times Formula One World Champion Michael Schumacher, bottom, stands team command during the first practice session in Sepang racetrack, outside Kuala Lumpur, Malaysia, Friday, April 3, 2009. The 2009 Malaysian  Formula One Grand Prix which will be held here Sunday, April 5, 2009. (AP Photo/Eugene Hoshiko)

Il sette volte campione del mondo in un'intervista al settimanale Der Spiegel non esclude un ritorno al volante di una monoposto: non vedo alcun motivo per una rinuncia definitiva. LE FOTO DEL DILUVIO A INTERLAGOS, IL SIMULATORE, GIOCA A FORMULA SKY

Una volta che i dolori al collo saranno spariti, Michael Schumacher non esclude di tornare a gareggiare in Formula Uno: lo ha dichiarato esplicitamente il sette volte campione del mondo in un'intervista al settimanale Der Spiegel, spiegando che il suo addio alle corse dopo 16 anni di attività è stato motivato dal fatto che "diventava sempre più difficile rispondere alle attese mie e degli altri". Una volta che saranno superati i postumi della ferita al collo, subita in pista dopo una caduta dalla moto nel febbraio scorso, Schumacher non esclude un ritorno al volante di una monoposto. "Adesso non rimpiango affatto, come non lo rimpiansi allora, il mio ritiro dalle corse di tre anni fa. Nonostante ciò, non vedo alcun motivo per un annuncio definitivo (nel senso di una rinuncia, ndr). Perché dovrei farlo?".

Schumi ha aggiunto anche di voler tornare in sella ad una moto, poiché ritiene che "anche in futuro il rischio sia calcolabile" e che tre anni fa impiegò "qualche giorno per digerire l'addio (alla Formula Uno, ndr)". Il pilota era "felice di riprovarci di nuovo", quando in seguito all'incidente di Felipe Massa decise di prendere la guida nella monoposto della Ferrari, anche se all'ultimo momento fu costretto a rinunciare per il riacutizzarsi dei dolori al collo. A sorprenderlo particolarmente, quando decise di tornare a correre, furono invece le manifestazioni di simpatia arrivategli da ogni parte. "Ho ricevuto moltissime manifestazioni di sostegno e di simpatia che mi hanno molto commosso ed hanno trasformato il mio ritorno in una missione speciale. All'inizio della mia carriera venivo dipinto come un robot, un tipo inavvicinabile e per nulla simpatico. A volte mi chiedo cosa sia successo nel frattempo".

Attualmente Schumi passa il tempo libero facendo arrampicate e lanciandosi con il paracadute: "Sono vivo e voglio divertirmi - ha commentato- e di questo fanno parte anche alcune pazzie". Quanto ai suoi piani per il futuro, non sembra avere fretta: "Non devo diventare il direttore corse della Ferrari per avere una vita ben riempita, ma è chiaro che una volta o l'altra dovrò fare qualcosa di nuovo ed aprire un nuovo capitolo".

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