Lotus, il passato ritorna. E Trulli brinda al futuro
Formula 1L'abruzzese ha lasciato la Toyota per intraprendere una nuova avventura con una Lotus al suo ritorno in F1 dopo 16 anni di assenza: ''Non vedo l'ora di affrontare questa sfida, l'entusiasmo che si percepisce è contagioso per un pilota''
"Partiamo da zero e puntiamo verso la top ten". Jarno Trulli si prepara ad un nuovo debutto in Formula 1. Dopo 6 anni al volante della Toyota, il 35enne pilota abruzzese affronta un'altra missione: nel 2010 si metterà al volante della neonata Lotus, uno dei 4 team che esordiranno nel prossimo Mondiale. "Volevo restare in Formula 1, ero convinto che sarei rimasto. Il ritiro della Toyota all'inizio di novembre ha creato una situazione difficile, sono felicissimo di far parte della Lotus", dice Trulli.
"Ero in contatto con Mike Gascoyne (responsabile tecnico della Lotus, ndr) per la possibilità di passare alla Lotus. E' stato chiaro sin dall'inizio che sarebbe stata un'ottima opportunità per me", aggiunge. "Sono in Formula 1 da tanti anni, ma potrer contribuire alla costruzione di un team e un'enorme motivazione. Non vedo l'ora di affrontare questa sfida, l'entusiasmo che si percepisce è contagioso per un pilota" dice Trulli, che non ha paura di calarsi in una realtà più piccola dopo 9 anni vissuti tra Renault e Toyota.
"Nella mia carriera ho guidato per case costruttrici e per team indipendenti, ho un'ampia esperienza e spero che questo possa essere utile alla Lotus", dice preparandosi ad un'annata che potrebbe riservare sorprese e soddisfazione anche agli outsider. "La Formula 1 del 2010 si profila emozionante: ci sono nuove squadre, ci sono team consolidati che vogliono riscattarsi e scuderie giovani che proveranno a ripetere i successi del 2009. Tutti lotteranno per i risultati, noi dobbiamo ancora gettare le fondamenta e quindi c'è molto da fare", dice.
E' giusto avere ambizioni. E' sbagliato, però, illudersi. "Dobbiamo fissare obiettivi realistici per il primo anno. Siamo una squadra esordiente, dobbiamo conquistarci il rispetto del paddock. Dobbiamo proporci come i migliori tra i debuttanti e vedere quale gap ci separa da tutti gli altri", dice Trulli. "Solo a quel punto capiremo davvero quanto dobbiamo crescere durante l'anno. Il sistema di assegnazione dei punti è cambiato per premiare i primi 10 di ogni Gp, mi piacerebbe vedere progressi verso la top ten per la fine della stagione ad Abu Dhabi. Tutti quelli che sostengono il team vogliono risultati, ma ognuno sa che ci vorrà tempo", dice fissando traguardi a lungo termine.
L'abruzzese condividerà il box con il finlandese Heikki Kovalainen, reduce dai 2 anni al volante della McLaren-Mercedes. "E' splendido avere come compagno un pilota giovane come Heikki. E' in Formula 1 da qualche anno, ora è un driver completo e competitivo. Le esperienze che ha maturato in altre squadre saranno sicuramente utili alla Lotus. Le sue caratteristiche e il suo stile di guida ci serviranno nel 2010", dice Trulli.
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"Ero in contatto con Mike Gascoyne (responsabile tecnico della Lotus, ndr) per la possibilità di passare alla Lotus. E' stato chiaro sin dall'inizio che sarebbe stata un'ottima opportunità per me", aggiunge. "Sono in Formula 1 da tanti anni, ma potrer contribuire alla costruzione di un team e un'enorme motivazione. Non vedo l'ora di affrontare questa sfida, l'entusiasmo che si percepisce è contagioso per un pilota" dice Trulli, che non ha paura di calarsi in una realtà più piccola dopo 9 anni vissuti tra Renault e Toyota.
"Nella mia carriera ho guidato per case costruttrici e per team indipendenti, ho un'ampia esperienza e spero che questo possa essere utile alla Lotus", dice preparandosi ad un'annata che potrebbe riservare sorprese e soddisfazione anche agli outsider. "La Formula 1 del 2010 si profila emozionante: ci sono nuove squadre, ci sono team consolidati che vogliono riscattarsi e scuderie giovani che proveranno a ripetere i successi del 2009. Tutti lotteranno per i risultati, noi dobbiamo ancora gettare le fondamenta e quindi c'è molto da fare", dice.
E' giusto avere ambizioni. E' sbagliato, però, illudersi. "Dobbiamo fissare obiettivi realistici per il primo anno. Siamo una squadra esordiente, dobbiamo conquistarci il rispetto del paddock. Dobbiamo proporci come i migliori tra i debuttanti e vedere quale gap ci separa da tutti gli altri", dice Trulli. "Solo a quel punto capiremo davvero quanto dobbiamo crescere durante l'anno. Il sistema di assegnazione dei punti è cambiato per premiare i primi 10 di ogni Gp, mi piacerebbe vedere progressi verso la top ten per la fine della stagione ad Abu Dhabi. Tutti quelli che sostengono il team vogliono risultati, ma ognuno sa che ci vorrà tempo", dice fissando traguardi a lungo termine.
L'abruzzese condividerà il box con il finlandese Heikki Kovalainen, reduce dai 2 anni al volante della McLaren-Mercedes. "E' splendido avere come compagno un pilota giovane come Heikki. E' in Formula 1 da qualche anno, ora è un driver completo e competitivo. Le esperienze che ha maturato in altre squadre saranno sicuramente utili alla Lotus. Le sue caratteristiche e il suo stile di guida ci serviranno nel 2010", dice Trulli.
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