Aspettando Schumi, il romanzo horror del Mondiale 2009
Formula 1L'ultima stagione è stata quella del kers e del flop totale della Ferrari, dell'inaspettato trionfo Brawn Gp, della cacciata di Briatore e dell'incidente a Massa. Ecco un promemoria per ripartire da Schumi. GUARDA LE FOTO DEL 2009
IL RITORNO DI SCHUMI: CORRO PER VINCERE
LE FOTO: LA CARRIERA DI SCHUMACHER
LE FOTO: L'ALBUM DI FELIPE MASSA
di Antonio Boselli
Stagione 2009 le origini di una rivoluzione. Tornano le gomme slick si allarga l'ala anteriore, si allunga e si stringe quella posteriore, spariscono le appendici aerodinamiche - quelle che hanno trasformato le monoposto in cattedrali di ingegneria - e compare il kers. La rivoluzione sta proprio lì, almeno si crede, in questa diavoleria che consente al pilota ogni giro di avere circa 80 cavalli in più a disposizione per quasi 7 secondi… Il massimo si pensa per i sorpassi, il più grande flop nella storia della F1.
I grandi team Ferrari, Renault, McLaren, Bmw, Toyota investono milioni di euro e puntano tutto o quasi sul kers che ha un peso e cambia il baricentro della monoposto, in peggio ovviamente. Gli altri non lo usano e puntano più su macchine estreme come la Red Bull oppure su macchine semplici come la Brawn Gp, la squadra che solo all'ultimo si è iscritta al mondiale con Ross Brawn che per una sterlina ha rilevato la Honda.
L'alba di un trionfo.
La Brawn Gp è sì semplice ma nasconde una diavoleria: il diffusore della discordia che incolla le monoposto alla pista. Come la Brawn, ma non così bene, anche la Williams e la Toyota, la cosìddetta banda del buco. Per tutti gli altri quella trovata è una soluzione irregolare. Non per la federazione che, nell'anno della grande guerra fredda Mosley-Fota sfociata poi in una vera e propria guerra calda, dà ragione a Brawn e soci. Ma solo per dare contro a Montezemolo e gli altri. Per la guerra fredda, appunto.
Il mondiale inizia male per Hamilton che rischia la squalifica per una bugia raccontata su uno scambio di posizioni con Trulli in regime di bandiera gialla. A farne le spese Dave Raian, storico direttore sportivo della Mclaren. Guerra fredda: la Mclaren è sotto scacco della federazione e Dennis lascia definitivamente il mondo della Formula Uno.
L'inizio è tutto della Brawn con Button che vince 6 gare su 7, ne lascia una a Vettel e allunga le mani su un mondiale che solo lui può perdere… La Ferrari vive uno dei peggiori avvii degli ultimi 20 anni: colpa del kers. Tutto lo sviluppo è stato concentrato intorno allo sfruttamento di questo marchingegno che però tra pesi e posizioni si è dimostrato più danno che altro. Addirittura in fumo Raikkonen in Malesia costretto al ritiro e poi ripreso a mangiarsi un gelato sorridente nel momento della crisi più nera. Forse l'immagine che ha convinto la Ferrari a puntare per il futuro su uno più attaccato al lavoro anche fuori dalla pista. Raikkonen un grande dentro l'abitacolo, ma serve uno all'Alonso uno che non molla mai i meccanici.
La Ferrari si rivede a Montecarlo, il primo di sei podi rossi ottenuto proprio da Raikkonen. A Maranello decidono in fretta di portare un doppio diffusore come la Brawn, ma anche di non buttare via soldi in più per una stagione ormai persa. Lo sviluppo si ferma, non quello della McLaren con Hamilton che si trasforma a lungo in collaudatore prima di tornare a sentirsi campione. Ne vince 2, potevano essere 3 senza l'errore ai box di Valencia ma per uno che ha lottato alla grande anche per inutili posizioni va bene così, il trampolino di lancio vero il 2010 per tornare protagonista.
La prima delle 2 vittorie arriva a Budapest quest'anno tristemente nota per il drammatico incidente occorso a Felipe Massa. Massa vede la morte in faccia ha la forma di quella molla schizzata via impazzita dalla Brawn di Barrichello, ma si riprenderà in fretta pronto per il 2010 la paura è passata. Fuori Massa dentro Badoer poi Fisichella entrambi faticano e non fanno punti. Per un attimo c'è stato il sogno di rivedere in pista Schumacher, ma il fisico ha detto no.
Raikkonen si riscopre campione del mondo 2007 con una gara super a Spa con Fisichella sul podio con lui: l'unica vittoria Ferrari della stagione, il modo migliore per dire addio alla Rossa per il finlandese. Di mezzo il Crashgate con Piquet che annuncia "lo scorso anno sono andato a sbattere apposta per far vincere Alonso a Singapore". Paga solo Briatore: ecco che dopo Dennis, Mosley si vendica anche di lui. A Piquet, uno che ha dichiarato che volontariamente ha messo a repentaglio la vita sua dei suoi colleghi e del pubblico, viene garantita l'immunità, una vergogna.
Per il resto sono Barrichello e Vettel a tentare di portare più in la possibile la sfida mondiale con Button che non ne vince più una con un rendimento mediocre nella seconda parte della stagione. Vettel ne vince 4, Barrichello 2 ma non basta. Button in Brasile, dove 9 anni prima alla guida di una Williams aveva conquistato i primi punti mondiali alla guida di una monoposto di una scuderia che mai avrebbe dovuto esistere diventa campione del mondo.
Tutto è deciso, solo il tempo di scoprire la F1 ad Abu Dhabi con il primo Gran Premio al tramonto. Il tramonto di una stagione che ha fatto storia per la guerra politica con Mosley che poi ha lasciato, con la Fota che si sente più forte ma a comandare resta sempre Ecclestone e adesso c'è anche Todt nuovo presidente della federazione. La fine di un mondiale che, a parte Mr Brawn, 8 mondiali piloti vinti tra Benetton, Ferrari e Brawn Gp, tutti vogliono dimenticare in fretta per far ripartire la sfida, il 14 marzo 2010 in Bahrain.
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di Antonio Boselli
Stagione 2009 le origini di una rivoluzione. Tornano le gomme slick si allarga l'ala anteriore, si allunga e si stringe quella posteriore, spariscono le appendici aerodinamiche - quelle che hanno trasformato le monoposto in cattedrali di ingegneria - e compare il kers. La rivoluzione sta proprio lì, almeno si crede, in questa diavoleria che consente al pilota ogni giro di avere circa 80 cavalli in più a disposizione per quasi 7 secondi… Il massimo si pensa per i sorpassi, il più grande flop nella storia della F1.
I grandi team Ferrari, Renault, McLaren, Bmw, Toyota investono milioni di euro e puntano tutto o quasi sul kers che ha un peso e cambia il baricentro della monoposto, in peggio ovviamente. Gli altri non lo usano e puntano più su macchine estreme come la Red Bull oppure su macchine semplici come la Brawn Gp, la squadra che solo all'ultimo si è iscritta al mondiale con Ross Brawn che per una sterlina ha rilevato la Honda.
L'alba di un trionfo.
La Brawn Gp è sì semplice ma nasconde una diavoleria: il diffusore della discordia che incolla le monoposto alla pista. Come la Brawn, ma non così bene, anche la Williams e la Toyota, la cosìddetta banda del buco. Per tutti gli altri quella trovata è una soluzione irregolare. Non per la federazione che, nell'anno della grande guerra fredda Mosley-Fota sfociata poi in una vera e propria guerra calda, dà ragione a Brawn e soci. Ma solo per dare contro a Montezemolo e gli altri. Per la guerra fredda, appunto.
Il mondiale inizia male per Hamilton che rischia la squalifica per una bugia raccontata su uno scambio di posizioni con Trulli in regime di bandiera gialla. A farne le spese Dave Raian, storico direttore sportivo della Mclaren. Guerra fredda: la Mclaren è sotto scacco della federazione e Dennis lascia definitivamente il mondo della Formula Uno.
L'inizio è tutto della Brawn con Button che vince 6 gare su 7, ne lascia una a Vettel e allunga le mani su un mondiale che solo lui può perdere… La Ferrari vive uno dei peggiori avvii degli ultimi 20 anni: colpa del kers. Tutto lo sviluppo è stato concentrato intorno allo sfruttamento di questo marchingegno che però tra pesi e posizioni si è dimostrato più danno che altro. Addirittura in fumo Raikkonen in Malesia costretto al ritiro e poi ripreso a mangiarsi un gelato sorridente nel momento della crisi più nera. Forse l'immagine che ha convinto la Ferrari a puntare per il futuro su uno più attaccato al lavoro anche fuori dalla pista. Raikkonen un grande dentro l'abitacolo, ma serve uno all'Alonso uno che non molla mai i meccanici.
La Ferrari si rivede a Montecarlo, il primo di sei podi rossi ottenuto proprio da Raikkonen. A Maranello decidono in fretta di portare un doppio diffusore come la Brawn, ma anche di non buttare via soldi in più per una stagione ormai persa. Lo sviluppo si ferma, non quello della McLaren con Hamilton che si trasforma a lungo in collaudatore prima di tornare a sentirsi campione. Ne vince 2, potevano essere 3 senza l'errore ai box di Valencia ma per uno che ha lottato alla grande anche per inutili posizioni va bene così, il trampolino di lancio vero il 2010 per tornare protagonista.
La prima delle 2 vittorie arriva a Budapest quest'anno tristemente nota per il drammatico incidente occorso a Felipe Massa. Massa vede la morte in faccia ha la forma di quella molla schizzata via impazzita dalla Brawn di Barrichello, ma si riprenderà in fretta pronto per il 2010 la paura è passata. Fuori Massa dentro Badoer poi Fisichella entrambi faticano e non fanno punti. Per un attimo c'è stato il sogno di rivedere in pista Schumacher, ma il fisico ha detto no.
Raikkonen si riscopre campione del mondo 2007 con una gara super a Spa con Fisichella sul podio con lui: l'unica vittoria Ferrari della stagione, il modo migliore per dire addio alla Rossa per il finlandese. Di mezzo il Crashgate con Piquet che annuncia "lo scorso anno sono andato a sbattere apposta per far vincere Alonso a Singapore". Paga solo Briatore: ecco che dopo Dennis, Mosley si vendica anche di lui. A Piquet, uno che ha dichiarato che volontariamente ha messo a repentaglio la vita sua dei suoi colleghi e del pubblico, viene garantita l'immunità, una vergogna.
Per il resto sono Barrichello e Vettel a tentare di portare più in la possibile la sfida mondiale con Button che non ne vince più una con un rendimento mediocre nella seconda parte della stagione. Vettel ne vince 4, Barrichello 2 ma non basta. Button in Brasile, dove 9 anni prima alla guida di una Williams aveva conquistato i primi punti mondiali alla guida di una monoposto di una scuderia che mai avrebbe dovuto esistere diventa campione del mondo.
Tutto è deciso, solo il tempo di scoprire la F1 ad Abu Dhabi con il primo Gran Premio al tramonto. Il tramonto di una stagione che ha fatto storia per la guerra politica con Mosley che poi ha lasciato, con la Fota che si sente più forte ma a comandare resta sempre Ecclestone e adesso c'è anche Todt nuovo presidente della federazione. La fine di un mondiale che, a parte Mr Brawn, 8 mondiali piloti vinti tra Benetton, Ferrari e Brawn Gp, tutti vogliono dimenticare in fretta per far ripartire la sfida, il 14 marzo 2010 in Bahrain.
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