Alonso: ''Per il Mondiale non mi serve l'aiuto di Massa''
Formula 1Lo spagnolo è intervenuto sulla polemica scoppiata alla vigilia del Gran Premio del Giappone in casa Ferrari. Felipe aveva accusato il team di non sentirsi la seconda guida di nessuno, pronta la risposta dell'asturiano: ''Il suo aiuto non è fondamentale''
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Fernando Alonso si dice fiducioso di poter centrare il terzo podio di fila a Suzuka, in Giappone, su un circuito nelle previsioni tra i più difficili per la Ferrari, al punto da poter dire che "se faccio bene come a Monza l'aiuto di Felipe non è fondamentale". Il pilota spagnolo, già due volte vincitore del campionato piloti, accarezza il tris mondiale grazie al rilancio centrato nelle due gare di Monza e Singapore, fino a ridurre ad appena 11 punti il distacco dal leader Mark Webber.
Dopo la polemica scoppiata ieri, con Felipe Massa che aveva dichiarato di non sentirsi la seconda guida di nessuno, Alonso dice in modo netto e senza mezzi termini che "non è stato fondamentale a Singapore e tutto l'aiuto di Felipe non sarebbe bastato a Spa". "Se entrambi facciamo bene togliamo punti agli avversari", aggiunge in conferenza stampa, e con la McLaren in seconda posizione con un vantaggio di 43 punti in classifica costruttori tutto è ancora possibile. "Sei podi consecutivi", è il ragionamento dello spagnolo, hanno tutte le caratteristiche per aumentare le sue chance di vincere il titolo considerando l'incostanza che finora hanno caratterizzato le prove dei suoi diretti concorrenti.
Felipe Massa si è dimostrato ottimista per quanto riguarda l'imminente weekend di gara a Suzuka e ha rifiutato di avvallare l'ipotesi secondo la quale la squadra attualmente in testa in entrambi in campionati vincerà questo GP senza alcuna difficoltà: "Vedremo una Red Bull veloce, mentre la prestazione della McLaren è più difficile da prevedere. Noi della Ferrari stiamo facendo meglio a ogni gara, ed è la cosa più importante"
Felipe ha poi voluto sottolineare che sebbene le sue chance di lottare per il titolo siano ormai svanite, tale situazione non ha effetti sul suo atteggiamento nel fine settimana di gara. "Anche se non ho possibilità per il titolo, affronto ogni gara con il pensiero di provare a vincere", ha affermato il pilota Ferrari. "E' quello che un pilota professionista deve fare e ho sempre dimostrato tale attitudine e cercherò di farlo nelle rimanenti quattro gare. Non sono più in lotta per il titolo perché ci sono state gare in cui avrei dovuto cogliere punti importanti, e invece sono tornato a casa con niente. Esiste una serie di precisi motivi perché in alcune gare non ho ottenuto l'obiettivo che mi ero prefissato di potere e dovere raggiungere".
Felipe è stato poi ''esasperato'' da infinite domande che vertevano sul suo status all'interno della Scuderia Ferrari, rispetto al suo compagno di squadra, ma il pilota brasiliano, come sempre, ha risposto con cortesia. "Non ho mai pensato di correre nel ruolo di pilota numero due, ho sempre gareggiato per vincere e per fare del mio meglio. E se mi avessero mai chiesto di firmare un contratto in cui era scritto che ero il secondo pilota, non avrei firmato", ha spiegato Massa, prima di aggiungere con un sorriso. "Mi avete già fatto più volte questa domanda nel 2007, mai nel 2008 (l'anno in cui è arrivato vicino alla vittoria nel Mondiale all'ultima gara in calendario), quindi, in teoria, avete già una risposta".
Fernando Alonso si dice fiducioso di poter centrare il terzo podio di fila a Suzuka, in Giappone, su un circuito nelle previsioni tra i più difficili per la Ferrari, al punto da poter dire che "se faccio bene come a Monza l'aiuto di Felipe non è fondamentale". Il pilota spagnolo, già due volte vincitore del campionato piloti, accarezza il tris mondiale grazie al rilancio centrato nelle due gare di Monza e Singapore, fino a ridurre ad appena 11 punti il distacco dal leader Mark Webber.
Dopo la polemica scoppiata ieri, con Felipe Massa che aveva dichiarato di non sentirsi la seconda guida di nessuno, Alonso dice in modo netto e senza mezzi termini che "non è stato fondamentale a Singapore e tutto l'aiuto di Felipe non sarebbe bastato a Spa". "Se entrambi facciamo bene togliamo punti agli avversari", aggiunge in conferenza stampa, e con la McLaren in seconda posizione con un vantaggio di 43 punti in classifica costruttori tutto è ancora possibile. "Sei podi consecutivi", è il ragionamento dello spagnolo, hanno tutte le caratteristiche per aumentare le sue chance di vincere il titolo considerando l'incostanza che finora hanno caratterizzato le prove dei suoi diretti concorrenti.
Felipe Massa si è dimostrato ottimista per quanto riguarda l'imminente weekend di gara a Suzuka e ha rifiutato di avvallare l'ipotesi secondo la quale la squadra attualmente in testa in entrambi in campionati vincerà questo GP senza alcuna difficoltà: "Vedremo una Red Bull veloce, mentre la prestazione della McLaren è più difficile da prevedere. Noi della Ferrari stiamo facendo meglio a ogni gara, ed è la cosa più importante"
Felipe ha poi voluto sottolineare che sebbene le sue chance di lottare per il titolo siano ormai svanite, tale situazione non ha effetti sul suo atteggiamento nel fine settimana di gara. "Anche se non ho possibilità per il titolo, affronto ogni gara con il pensiero di provare a vincere", ha affermato il pilota Ferrari. "E' quello che un pilota professionista deve fare e ho sempre dimostrato tale attitudine e cercherò di farlo nelle rimanenti quattro gare. Non sono più in lotta per il titolo perché ci sono state gare in cui avrei dovuto cogliere punti importanti, e invece sono tornato a casa con niente. Esiste una serie di precisi motivi perché in alcune gare non ho ottenuto l'obiettivo che mi ero prefissato di potere e dovere raggiungere".
Felipe è stato poi ''esasperato'' da infinite domande che vertevano sul suo status all'interno della Scuderia Ferrari, rispetto al suo compagno di squadra, ma il pilota brasiliano, come sempre, ha risposto con cortesia. "Non ho mai pensato di correre nel ruolo di pilota numero due, ho sempre gareggiato per vincere e per fare del mio meglio. E se mi avessero mai chiesto di firmare un contratto in cui era scritto che ero il secondo pilota, non avrei firmato", ha spiegato Massa, prima di aggiungere con un sorriso. "Mi avete già fatto più volte questa domanda nel 2007, mai nel 2008 (l'anno in cui è arrivato vicino alla vittoria nel Mondiale all'ultima gara in calendario), quindi, in teoria, avete già una risposta".