Gp Giappone, il "Circus" esclude rischio radiazioni a Suzuka
Formula 1Tutti i partecipanti al Fota Fans Forum 2011, svoltosi presso la sede della Pirelli di Milano, confermano la loro presenza sul circuito nipponico: "Supportiamo un paese in difficoltà". Trulli: "Non andrò a cuor leggero, ma ci sarò"
Mentre i piloti della MotoGp esprimono tutti i loro dubbi sull'opportunità di disputare il prossimo Gran premio a Motegi, in Giappone, a causa di un eventuale rischio radiazioni, il circo della Formula Uno non ha dubbi: "A Suzuka ci saremo". A confermarlo sono stati tutti i partecipanti al Fota Fans Forum 2011, svoltosi presso la sede della Pirelli di Milano.
"Le notizie che ci arrivano dal Giappone dicono che non ci sono rischi e pericoli e quindi c'è da fidarsi", commenta il pilota della Mercedes Nico Rosberg. Dello stesso parere il team principal della Ferrari Stefano Domenicali, che ha spiegato: "Ci sono organi indipendenti che sono preposti a prendere decisioni circa l'opportunita' o meno di svolgere questo gran premio che ci hanno detto che non corriamo alcun pericolo, quindi noi ci saremo. Tra l'altro Suzuka, al contrario di Motegi, è molto lontana da Fukushima... e poi credo che nel paddock si sia tutti più esposti alle radiazioni che nel Paese asiatico".
Giudizio condiviso da Giampaolo D'allara, direttore di pista della Sauber che ha detto: "Siamo al muretto in tutti i gran premi con le formula uno che ci passano accanto a 300 all'ora e non ci lamentiamo... sarò fatalista ma non credo che si rischi di più in Giappone e poi uno dei miei piloti è giapponese e ci ha completamente rassicurato". Paul Hembrey, direttore Motorsport Pirelli non ha dubbi: "Ci saremo anche perché è importante che la Formula Uno dia un supporto a questo Paese in difficoltà". Qualche dubbio invece nelle dichiarazione di Jarno Trulli: "Non andrò di certo in Giappone a cuor leggero, ma mi devo fidare di quello che scrivono i giornalisti e che mi viene detto dalle autorità preposte, quindi ci sarò".
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"Le notizie che ci arrivano dal Giappone dicono che non ci sono rischi e pericoli e quindi c'è da fidarsi", commenta il pilota della Mercedes Nico Rosberg. Dello stesso parere il team principal della Ferrari Stefano Domenicali, che ha spiegato: "Ci sono organi indipendenti che sono preposti a prendere decisioni circa l'opportunita' o meno di svolgere questo gran premio che ci hanno detto che non corriamo alcun pericolo, quindi noi ci saremo. Tra l'altro Suzuka, al contrario di Motegi, è molto lontana da Fukushima... e poi credo che nel paddock si sia tutti più esposti alle radiazioni che nel Paese asiatico".
Giudizio condiviso da Giampaolo D'allara, direttore di pista della Sauber che ha detto: "Siamo al muretto in tutti i gran premi con le formula uno che ci passano accanto a 300 all'ora e non ci lamentiamo... sarò fatalista ma non credo che si rischi di più in Giappone e poi uno dei miei piloti è giapponese e ci ha completamente rassicurato". Paul Hembrey, direttore Motorsport Pirelli non ha dubbi: "Ci saremo anche perché è importante che la Formula Uno dia un supporto a questo Paese in difficoltà". Qualche dubbio invece nelle dichiarazione di Jarno Trulli: "Non andrò di certo in Giappone a cuor leggero, ma mi devo fidare di quello che scrivono i giornalisti e che mi viene detto dalle autorità preposte, quindi ci sarò".
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