Briatore, la verità sulla Ferrari: "E' ancora indietro"
Formula 1L'ex team principal della Renault dice la sua sul campionato di Formula 1 che sta per iniziare: "Le Rosse hanno cambiato e nelle prime due gare soffriranno". Su Alonso: "Ha bisogno di una macchina competitiva". Su Kubica: "Deve aspettartare". I VIDEO
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"Fernando ha avuto un momento difficile, si è separato dalla moglie, bisogna anche capire queste cose. C'era più curiosità su di lui per i fatti privati. A parte questo i risultati dei test li abbiamo visti tutti e credo che ci sia preoccupazione per le prime due gare". Flavio Briatore parla delle prospettive per la prossima stagione di Fernando Alonso e della Ferrari. "L'obiettivo è avere un po' di fortuna, Fernando lo è anche un pilota fortunato. La Ferrari dovrà recuperare, ha un po' di problemi nell'avantreno. Dobbiamo aspettarci poco nelle prime due gare e poi bisogna recuperare. Ricordiamoci che due anni fa la Ferrari ha perso un mondiale che era più facile vincerlo".
A Briatore non piace la strada che sta intraprendendo la F1: "Sta prendendo un binario che non valorizza più i piloti, è diventato un campionato del mondo macchina. Con la Red Bull dell'anno scorso tutti i migliori piloti avrebbero vinto. Hanno portato tecnologia esasperata che alla gente non interessa niente, lo spettacolo c'è solo quando piove. Gli ingegneri sono dei miracolati, hanno avuto fortuna di essere tra noi matti che li abbiamo pagati. La macchina ormai è firmata dalla galleria del vento, non vanno più sui circuiti. Spendi 200 milioni di euro per fare macchine uguali, stiamo penalizzando lo spettacolo".
"La Ferrari ha cambiato - continua Briatore - ha fatto una prova di coraggio ma con questo sistema qui è difficile recuperare. Paga anche un problema logistico, perché Maranello non è il centro del mondo, non è come avere sede in Inghilterra. Ma anche la Mclaren che si trova a 80 Km dalla Red Bull non riesce a recuperare questi 2-3 decimi. Ricordiamoci che essere dietro di due decimi in F1 è come partire sempre in svantaggio 2-0 in una partita di calcio e non è facile recuperare. In F1 non c'è Messi. Alonso è il più bravo ma se lo metti in una macchina non competitiva non va da nessuna parte, per il 90% conta la macchina".
Robert Kubica l'altro giorno è tornato alla guida di una Skoda Fabia WRC dopo il grave incidente del 2011 nel corso del Rally Ronde di Andora. Sulle sue condizioni recentemente si è dibattuto molto. Flavio Briatore è uno che conosce molto bene il pilota polacco e le sue attuali condizioni fisiche. "L'ho visto diverse volte, lo andavo a trovare in ospedale e gli dicevo di non affrettare il ritorno - afferma - il talento non si perde, ma deve pensare a guarire e a essere al 100%, al momento ha avuto difficoltà ad indossare la tuta. Ho vissuto con Nannini una cosa del genere, aveva troppa fretta di rientrare e tutti sanno come è finita. Penso che Kubica possa recuperare, ma deve programmare un rientro in due anni, non puoi guidare una F1 se non sei ancora al 100%, ha un percorso difficile da fare. Io sarei contrario di fargli provare le macchine adesso, non serve a nessuno, bisogna capire la situazione e viverla. Purtroppo la vita è questa".
"Fernando ha avuto un momento difficile, si è separato dalla moglie, bisogna anche capire queste cose. C'era più curiosità su di lui per i fatti privati. A parte questo i risultati dei test li abbiamo visti tutti e credo che ci sia preoccupazione per le prime due gare". Flavio Briatore parla delle prospettive per la prossima stagione di Fernando Alonso e della Ferrari. "L'obiettivo è avere un po' di fortuna, Fernando lo è anche un pilota fortunato. La Ferrari dovrà recuperare, ha un po' di problemi nell'avantreno. Dobbiamo aspettarci poco nelle prime due gare e poi bisogna recuperare. Ricordiamoci che due anni fa la Ferrari ha perso un mondiale che era più facile vincerlo".
A Briatore non piace la strada che sta intraprendendo la F1: "Sta prendendo un binario che non valorizza più i piloti, è diventato un campionato del mondo macchina. Con la Red Bull dell'anno scorso tutti i migliori piloti avrebbero vinto. Hanno portato tecnologia esasperata che alla gente non interessa niente, lo spettacolo c'è solo quando piove. Gli ingegneri sono dei miracolati, hanno avuto fortuna di essere tra noi matti che li abbiamo pagati. La macchina ormai è firmata dalla galleria del vento, non vanno più sui circuiti. Spendi 200 milioni di euro per fare macchine uguali, stiamo penalizzando lo spettacolo".
"La Ferrari ha cambiato - continua Briatore - ha fatto una prova di coraggio ma con questo sistema qui è difficile recuperare. Paga anche un problema logistico, perché Maranello non è il centro del mondo, non è come avere sede in Inghilterra. Ma anche la Mclaren che si trova a 80 Km dalla Red Bull non riesce a recuperare questi 2-3 decimi. Ricordiamoci che essere dietro di due decimi in F1 è come partire sempre in svantaggio 2-0 in una partita di calcio e non è facile recuperare. In F1 non c'è Messi. Alonso è il più bravo ma se lo metti in una macchina non competitiva non va da nessuna parte, per il 90% conta la macchina".
Robert Kubica l'altro giorno è tornato alla guida di una Skoda Fabia WRC dopo il grave incidente del 2011 nel corso del Rally Ronde di Andora. Sulle sue condizioni recentemente si è dibattuto molto. Flavio Briatore è uno che conosce molto bene il pilota polacco e le sue attuali condizioni fisiche. "L'ho visto diverse volte, lo andavo a trovare in ospedale e gli dicevo di non affrettare il ritorno - afferma - il talento non si perde, ma deve pensare a guarire e a essere al 100%, al momento ha avuto difficoltà ad indossare la tuta. Ho vissuto con Nannini una cosa del genere, aveva troppa fretta di rientrare e tutti sanno come è finita. Penso che Kubica possa recuperare, ma deve programmare un rientro in due anni, non puoi guidare una F1 se non sei ancora al 100%, ha un percorso difficile da fare. Io sarei contrario di fargli provare le macchine adesso, non serve a nessuno, bisogna capire la situazione e viverla. Purtroppo la vita è questa".