Bahrain: Rosberg leader nelle ultime libere, Ferrari dietro

Formula 1
La Mercedes di Nico Rosberg in azione sul circuito di Sakhir (Getty)

Il tedesco della Mercedes è stato il più veloce nella terza e ultima sessione di libere sul circuito di Sakhir. Alonso ha fatto segnare il decimo tempo, Massa 16.mo

Nico Rosberg è stato il più veloce nelle terze e ultime prove libere del Gp del Bahrain. Il pilota tedesco della Mercedes ha girato in 1'33"254 precedendo le Red Bull del connazionale Sebastian Vettel (1'33"401) e dell'australiano Mark Webber (1'33"663). Quarto crono per la McLaren-Mercedes dell'inglese Lewis Hamilton (1'33"782), seguito dalla Mercedes del tedesco Michael Schumacher (1'33"796). L'inglese Jenson Button, al volante dell'altra McLaren, ha chiuso al sesto posto (1'33"899). Decima e sedicesima posizione per le Ferrari dello spagnolo Fernando Alonso (1'34"895) e del brasiliano Felipe Massa (1'35"536).

Gp nel caos - La polizia anti-sommossa del Bahrein ha disperso con l'uso di gas lacrimogeni migliaia di manifestanti dell'opposizione che cercavano di marciare verso il centro della capitale Manama dai vicini villaggi sciiti per protestare contro lo svolgimento del Gran Premio di Formula 1. Lo riferisce la televisione panaraba Al Jazira. Secondo l'emittente, gli incidenti odierni fanno seguito a quelli avvenuti la scorsa notte, quando decine di persone erano rimaste ferite in scontri con la polizia.
I manifestanti avevano risposto con il lancio di bottiglie incendiarie e pietre all'intervento degli agenti e avevano dato fuoco a pneumatici bloccando brevemente le strade di accesso al circuito di Sakhir, dove oggi si sono svolte le prime prove e domenica si disputerà la gara. Ma gli incidenti sono avvenuti comunque a diversi chilometri di distanza dal circuito.

I manifestanti hanno gridato slogan come 'Il popolo vuole rovesciare il regime' e 'Abbasso Hamad', cioè il re Hamad bin Isa al Khalifa, appartenente ad una dinastia sunnita che governa un Paese in cui la maggioranza della popolazione è sciita. Il maggiore partito dell'opposizione, Al Wefaq, ha indetto una settimana di proteste in concomitanza con il Gran Premio e il Movimento giovanile 14 febbraio ha chiamato la popolazione a quelli che ha definito 'Tre giorni di collera' per protestare contro lo svolgimento della corsa, che lo scorso anno era stata cancellata al culmine di disordini che hanno provocato decine di vittime.
Soltanto l'intervento delle truppe dell'Arabia Saudita e degli Emirati arabi uniti aveva impedito che la rivolta arrivasse a mettere in pericolo la dinastia degli al Khalifa. Oggi il principe ereditario Salman, rivolgendosi alla stampa nel paddock del circuito di Sakhir, ha affermato che cancellare il Gran premio servirebbe solo a "rafforzare gli estremisti".

E anche Anonymous si schiera contro il Gp del Bahrain, tant'è che il sito ufficiale della Formula 1 va in tilt. Un comunicato di Anonymous domina l'home page di un altro sito che si  occupa di motori, F1-racers.net. Gli hacker invitano a boicottare la  gara per protestare contro la violazione dei  diritti civili e politici nel paese asiatico.

Alla seconda sessione di prove libere, tra l'altro, non ha partecipato la Force India. L'annuncio è stato dato dal vice team principal, Bob Fernley. Mercoledì notte quattro membri del team a bordo di un veicolo a noleggio sono rimasti coinvolti in una manifestazione sull'autostrada che dal circuito porta a Manama. Una molotov è esplosa vicino alla macchina. Non ci sono stati feriti, ma i due - un ingegnere informatico ed un addetto alle comunicazioni radio - hanno chiesto di rientrare in Gran Bretagna.

La Force India non lo ammette apertamente, ma è probabile che sia da attribuire a motivi di sicurezza la decisione di non partecipare alle rimanenti sessioni di prove libere, per non dove lasciare il circuito con il buio, quando le manifestazioni antigovernative si fanno più violente.

Fernley ha comunque assicurato che la Force India prenderà regolarmente parte alle qualificazioni ed alla gara. La Sauber ha rivelato che 12 suoi meccanici che viaggiavano su un minibus dal circuito di Sakhir al loro hotel di Manama hanno assistito all'episodio della molotov lanciata lungo l'autostrada da un gruppo di manifestanti a volto coperto.

Sul caso è intervenuto anche il principe Salman bin Hamad Al-Khalifa: "La cancellazione del gran premio renderebbe solo più forti gli estremisti", ha detto il figlio dell'attuale re del Bahrain. "Siamo un paese reale con problemi reali, non siamo perfetti. Ma penso che la corsa possa avere davvero effetti positivi".