Ferrari, Montezemolo: "Sarà dura, occhio alla Red Bull"
Formula 1Il presidente della Rossa fa i complimenti alla sua squadra per la bella vittoria di Valencia, ma invita tutti a non rilassarsi: "Sono preoccupato perché ci aspettano tre gare molto dure e perché la Red Bull va fortissima"
Le lacrime sul podio, un podio tutto Ferrari. A Valencia hanno brindato con lo champagne il presente e il passato del Cavallino. Un trionfo tinto di rosso perché insieme a Fernando Alonso hanno festeggiato sul podio Kimi Raikkonen, l'ultimo vincitore di un Mondiale con il team di Maranello, e Michel Schumacher, indimenticato eroe dei tifosi ferraristi. Una gioia anche per Andrea Stella, ingegnere di pista di Fernando, chiamato sul podio a ritirare il premio costruttori del Gp d'Europa al fianco di tre piloti con i quali ha avuto l'onore di lavorare nel presente e nel passato glorioso Ferrari. Una vittoria, dunque, di tutta la squadra.
E Luca Cordero di Montezemolo, in un'intervista sul sito del Cavallino, ha fatto i complimenti a tutto il team, ma non ha alcuna intenzione di rilassarsi: "Sono preoccupato e lo dobbiamo essere tutti. Sì, sono preoccupato perché ci aspettano tre gare molto dure - Silverstone, Hockenheim e Budapest - e perché abbiamo visto una Red Bull fortissima, che ha dato quattro decimi in qualifica a tutti e che in gara stava volando via, almeno fino alla safety-car. Se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi allora dobbiamo fare un passo avanti", ha detto il presidente della Ferrari nel tradizionale saluto a tutto il personale della scuderia, riunito nel padiglione della logistica.
"E' grazie al vostro lavoro, ad un pilota straordinario che non a caso corre per la Ferrari, alle strategie, ai pit-stop e a quello che viene fatto da ognuno in pista e a casa che ci ritroviamo in testa al campionato pur non disponendo della macchina migliore", ha proseguito Montezemolo. La vittoria di domenica ha restituito ad Alonso il primato nella classifica iridata. "Ora dobbiamo fare in modo che tutto sia fatto nella maniera migliore perché vincere dipende solo ed esclusivamente da noi. Ci sbagliamo di grosso se pensiamo che la vittoria di Valencia significhi che basta quello che abbiamo: oggi abbiamo una vettura competitiva ma per vincere dobbiamo fare ancora di più'', ha aggiunto il numero 1 di Maranello.
"Ricordiamoci ancora per qualche minuto che siamo in testa al Mondiale e poi torniamo al lavoro. Prima però, vi chiedo di dedicare alcuni applausi. Il primo a Fernando, perché dopo una gara così è il minimo che possiamo fare: raramente ho visto fare tanti sorpassi così ed una determinazione così straordinaria dalla partenza alla bandiera a scacchi", ha detto prima di soffermarsi anche su Felipe Massa. "Il secondo a Felipe, stavolta non d'incoraggiamento come avevamo fatto all'inizio della stagione, ma come segno di fiducia perché sappia che noi contiamo su di lui: dobbiamo dargli una macchina migliore e più affidabile per permettergli da raggiungere quei risultati che servono al suo morale e alle classifiche dei due campionati - ha detto ancora-. Il terzo ai ragazzi del pit-stop, che hanno lavorato tantissimo quest'anno e si sono migliorati fino ad essere il riferimento di tutti i team in una stagione in cui le soste ai box sono spesso decisive: sono il nostro orgoglio".
"L'ultimo applauso, e lo voglio fare io per primo, va al vostro capo, Stefano Domenicali, che si assume sempre le sue responsabilità, che fa da parafulmine a tutte le critiche, che protegge i suoi uomini all'esterno e che, nello stesso momento, sa esigere il massimo impegno, che sa fare squadra e sa guardare al futuro con positività e col giusto senso di realismo. Se lo merita", ha concluso.
E Luca Cordero di Montezemolo, in un'intervista sul sito del Cavallino, ha fatto i complimenti a tutto il team, ma non ha alcuna intenzione di rilassarsi: "Sono preoccupato e lo dobbiamo essere tutti. Sì, sono preoccupato perché ci aspettano tre gare molto dure - Silverstone, Hockenheim e Budapest - e perché abbiamo visto una Red Bull fortissima, che ha dato quattro decimi in qualifica a tutti e che in gara stava volando via, almeno fino alla safety-car. Se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi allora dobbiamo fare un passo avanti", ha detto il presidente della Ferrari nel tradizionale saluto a tutto il personale della scuderia, riunito nel padiglione della logistica.
"E' grazie al vostro lavoro, ad un pilota straordinario che non a caso corre per la Ferrari, alle strategie, ai pit-stop e a quello che viene fatto da ognuno in pista e a casa che ci ritroviamo in testa al campionato pur non disponendo della macchina migliore", ha proseguito Montezemolo. La vittoria di domenica ha restituito ad Alonso il primato nella classifica iridata. "Ora dobbiamo fare in modo che tutto sia fatto nella maniera migliore perché vincere dipende solo ed esclusivamente da noi. Ci sbagliamo di grosso se pensiamo che la vittoria di Valencia significhi che basta quello che abbiamo: oggi abbiamo una vettura competitiva ma per vincere dobbiamo fare ancora di più'', ha aggiunto il numero 1 di Maranello.
"Ricordiamoci ancora per qualche minuto che siamo in testa al Mondiale e poi torniamo al lavoro. Prima però, vi chiedo di dedicare alcuni applausi. Il primo a Fernando, perché dopo una gara così è il minimo che possiamo fare: raramente ho visto fare tanti sorpassi così ed una determinazione così straordinaria dalla partenza alla bandiera a scacchi", ha detto prima di soffermarsi anche su Felipe Massa. "Il secondo a Felipe, stavolta non d'incoraggiamento come avevamo fatto all'inizio della stagione, ma come segno di fiducia perché sappia che noi contiamo su di lui: dobbiamo dargli una macchina migliore e più affidabile per permettergli da raggiungere quei risultati che servono al suo morale e alle classifiche dei due campionati - ha detto ancora-. Il terzo ai ragazzi del pit-stop, che hanno lavorato tantissimo quest'anno e si sono migliorati fino ad essere il riferimento di tutti i team in una stagione in cui le soste ai box sono spesso decisive: sono il nostro orgoglio".
"L'ultimo applauso, e lo voglio fare io per primo, va al vostro capo, Stefano Domenicali, che si assume sempre le sue responsabilità, che fa da parafulmine a tutte le critiche, che protegge i suoi uomini all'esterno e che, nello stesso momento, sa esigere il massimo impegno, che sa fare squadra e sa guardare al futuro con positività e col giusto senso di realismo. Se lo merita", ha concluso.