Non solo Newey, ecco gli uomini chiave del team Red Bull

Formula 1
Chris Horner e Adrian Newey sono una delle "chiavi" del successo della Red Bull (Foto Getty)
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La scuderia di Milton Keynes ha dominato negli ultimi anni il Mondiale grazie alla bravura dei suoi piloti ma anche alla capacità di tecnici e progettisti. Vediamo chi sono

Un team nato dalla passione e dagli investimenti di un milionario è diventata la scuderia da battere nel Mondiale di Formula Uno. Newey, Horner e gli altri, ecco chi sta dietro alle vittorie di Vettel e Weber

Dietrich Mateschitz – Un uomo di successo con tante passioni. Tra cui i motori. Nel 2004 Mister Red Bull ha acquistato il team Jaguar, chiamandolo come la sua bevanda. L'anno dopo grazie all'amicizia con Gerhard Berger acquisì la Minardi, diventata Toro Rosso. In 8 anni di Formula Uno, il magnate austriaco grazie anche alla consulenza di Helmut Marko, ex pilota e "scopritore" di Vettel , ha vinto tre Mondiali costruttori e tre campionati piloti con il pilota tedesco. l'ultimo nel 2012. Innovatore, oculato, preciso, il 69enne della Stiria c'è ma spesso non si vede.

Christian "Chris" Horner – Il 39enne inglese è il team principal, il capo, quello che coordina le attività della Red Bull Racing. Ex pilota di kart e di F3, prima di approdare nella scuderia di Milton Keynes era il patron della Arden International, team di Formula 3000 con cui vinse 2 Mondiali piloti e costruttori nel 2003-2004. Grande conoscenza tecnica, ma soprattutto una abilità estrema nel far lavorare al meglio un team di 500 persone e nel cercare il “meglio” che c'è nel paddock tra tecnici e ingegneri. Il suo colpo più riuscito? Il progettista Adrian Newey.

Adrian Newey Il 55enne, concittadino di William Shakespeare è il capo dell'ufficio tecnico, l'uomo che supervisiona alla progettazione della Red Bull. Una laurea in ingegneria aeronautica a Southampton, si è "fatto le ossa" nella Formula Indy negli Anni Ottanta per poi approdare alla Williams dove ha firmato in coppia con Patrick Head i successi del team tra il 1991 e il 1997. Passato alla McLaren ha disegnato le monoposto per due Mondiali costruttori e quello pilota di Mika Hakkinen. Dal 2006, chiamato da Horner è alla Red Bull. Dove dopo un paio di vetture “di rodaggio” è tornato a fare il mago. Innovazioni continue, a volte ai limiti del regolamento, massima affidabilità e qualche azzardo.

Peter Prodromou - Insieme a Newey e al capo designer Rob Marshall il 45enne inglese è uno dei padri delle ultimi modelli della macchina della scuderia di Milton Keynes che hanno dominato il Mondiale. Laurea in ingegneria all'Imperial College di Londra, una lunga esperienza in McLaren, è l'uomo che supervisiona il lavoro dei tecnici del reparto aerodinamica, il più grande della scuderia austriaca.

Guillaume Rocquelin
- Se non avesse lavorato nella Formula Uno avrebbe voluto fare il carpentiere. “Rocky” come lo chiamano ai box è l'”uomo che sussurra” a Sebastian Vettel, il suo ingegnere di macchina. Calmo, preciso, perfezionista, ha guidato il pilota tedesco al titolo mondiale.