Gp Malesia, a Sepang occhio alle gomme

Formula 1
In Malesia sarà fondamentale la gestione delle gomme su un tracciato usurante e con altre temperature (Foto Getty)
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Nella seconda prova della stagione (LIVE IN ESCLUSIVA SKY), sul circuito asiatico sarà un test importante per gli pneumatici Pirelli. Ecco quali sono le caratteristiche e le opzioni a disposizione di team e piloti

Dopo la vittoria di Raikkonen a Melbourne e la buona tenuta delle nuove gomme Supersoft gli pneumatici Pirelli saranno chiamati nel secondo Gran premio del 2013, sul circuito malese di Sepang, a una verifica importante su un tracciato dall'asfalto abrasivo e con condizioni meteo variabili ed estreme (umidità molto alta e caldo soffocante). Ecco con quali difficoltà i team si dovranno confrontare e quali soluzioni di gomme hanno a disposizione

Asfalto abrasivo e tracciato usurante – Il circuito di Sepang, inaugurato nel 1999, è forse quello che in tutto il Mondiale mette più alla prova gli pneumatici. Effetto di un tipo di asfalto abrasivo (nonostante la "ricostruzione" del 2007), alte temperature nell'aria e sulla pista, che alzano notevolmente le temperature d'esercizio a cui le gomme devono reggere (fino a 135° all'interno del battistrada) e un tracciato in cui gli pneumatici in un paio di curve (5-6 e 12-13) devono sopportare decerazioni di 3,5 giga.

Gomma bianca o gomma arancio? -
Anno nuovo, gomme nuove. Nel 2013, la Pirelli ha rivoluzionato la sua gamma di pneumatici per la Formula Uno. Mescole più morbide con deteriorabilità più alta, nuova struttura per aumentare l'area d'impronta del pneumatico, oltre una velocità maggiore nell'entrata “in temperatura della gomma”. Per Sepang la casa milanese, fornitrice unica, ha scelto per situazioni di pista asciutta le due mescole più dure, P Zero™ Orange hard ed il P Zero™ White medium. La prima è molto adatta per resistere a condizioni estreme atmosferiche e dell'asfalto, alte temperature e tracciati che sollecitano molto lateralmente la gomma. La seconda mescola è ideale per le situazioni di estrema variabilità del fondo della pista e lavora al meglio con temperature meno elevate. Per le condizioni di asfalto umida e bagnata a disposizione dei piloti il Cinturato™ Green intermedio e il Cinturato™ Blue Wet.

Che tempo che fa? - La scelta delle mescole sarà legata a doppio filo con le condizioni atmosferiche previste sul circuito malese. Un impianto in una zona che una volta era occupato da una palude e che si trova a ridosso dell'Equatore, dove proprio marzo e aprile sono i due mesi con le più alte precipitazioni. Secondo i meteorologi per prove ufficiali e gara è prevista un'umidità tra il 60 e l'80% e temperature che dovrebbero oscillare tra il 24° e i 34° gradi. Dopo il diluvio di Melbourne rischio qualifiche bagnate anche in Malesia. Il meteo prevede per il pomeriggio di sabato (in pista alle 16 ora locale, 9 in Italia) cielo coperto con possibilità di precipitazioni. Per domenica invece il cielo dovrebbe essere poco nuvoloso, ma l'acquazzone pomeridiano, con l'alta umidità è sempre in agguato.

Tre pit stop – A Sepang nel 2012 la strategia che sancì il successo di Fernando Alonso sul messicano Sergio Perez era improntata a tre soste, in una gara per metà bagnata e per metà asciutta. Quest'anno, gli esperti hanno previsto lo stesso numero di pit stop della gara 2012, anche se non è da escludere che il numero delle soste aumenti, sia per la variabilità del tempo che per la più alta usura degli pneumetici Pirelli 2013, rispetto a quelli del campionato scorso.