Formula 1, rally e calcio: tutto lo sport del Principato

Formula 1
Il Principato di Monaco è il secondo stato più piccolo del mondo e uno dei più densamente popolati (Foto Getty)
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Monaco, sede del prossimo Gran Premio, ha una superficie di soli 1,97 kmq e una passione per lo sport. Con un Principe bobbista, la consorte nuotatrice e una squadra di calcio che ha appena riconquistato la Serie A

di Roberto Brambilla

E' lo stato più piccolo del mondo, dopo la Città del Vaticano ma il principato di Monaco, 11 quartieri e poco più di 35mila abitanti (7mila i monegaschi) ha una storia che fa rima con sport. E non solo con la Formula Uno.

Indipendente dal 1297 – Il Principato, affacciato sul Mar Ligure a 14 chilometri dal confine italiano è retto fin dalla sua nascita dalla famiglia Grimaldi, di origine genovese. Prima signori, poi dal 1612 principi di un piccolo territorio che fino a metà dell'Ottocento comprendeva anche i vicini comuni, ora francesi, di Rocca Bruna e Mentone. Sette secoli di indipendenza e neutralità, interrotta solo da Napoleone e dall'occupazione italo-tedesca durante la Seconda Guerra Mondiale. In mezzo il passaggio a monarchia costituzionale (nel 1912) e qualche principe che ha cambiato la storia. Carlo III che nella seconda metà dell'Ottocento sviluppò il turismo e fondò il Casinò e Ranieri III, il papà dell'attuale regante che fece diventare il Principato quel luogo da favola grazie al matrimonio con l'attrice di Hollywood Grace Kelly e che soprattutto attrasse capitali stranieri riformulando le leggi finanziarie dello Stato.

Sport, passione reale – Nonostante sia un paese piccolo e con un'altissima densità, lo sport è una passione per tutti. A partire dalla famiglia reale. Alberto II, quando era ancora principe ereditario, partecipò a cinque Giochi Olimpici invernali, da Calgary 1988 fino a Salt Lake City 2002 come componente della squadra monegasca di bob. E sportiva è anche la sua consorte la principessa, sudafricana ma nata in Zimbabwe, Charlene Wittstock, due ori nel nuoto ai Giochi panafricani e un quinto posto nella staffetta 4x100 alle Olimpiadi di Sydney 2000.

Olimpiadi, presenti e perdenti – A parte l'exploit del futuro capo di stato il Principato è presente ai Giochi estivi dal 1920, ad Anversa. Ventisette edizioni e zero medaglie, nessuna nazione ha avuto così tante partecipazioni senza mai arrivare sul podio. L'unico alloro, non ufficiale, è quello di Julien Medicin che a Parigi 1924, vinse la medaglia di bronzo nei Giochi Olimpici dell'arte, competizioni che si svolgevano comprese nel programma delle prime Olimpiadi estive.

Calcio, Monaco orgoglio del Principato – Montecarlo non ha una nazionale ufficiale riconosciuta dalla FIFA (che esiste invece per esempio nel rugby e nel basket) ma un club che dal 1919 è l'ambasciatore del pallone monegasco e che gioca allo Stadio Louis II, sede tra il 1998 e il 2012 della finale di Supercoppa Europea. E' l'As Monaco, fondato nel 1919 e approdato in Ligue 1 per la prima volta nel 1953. Sette scudetti, cinque Coppe di Francia e una finale di Champions League persa nel 2004 contro il Porto di José Mourinho. Successi, giocatori di prestigio come Henry e Trezeguet e un pizzico d'Italia, con il veterano Flavio Roma e l'allenatore Claudio Ranieri che nel 2012-2013 hanno conquistato la promozione in Ligue 1, dopo due anni di purgatorio in seconda divisione. Un club con zero monegaschi anche se un nativo del Principato ha giocato in Serie A è Gregory Campy, centrocampista del Bari che esordì in Serie A nel maggio 1998.

Tennis e rally che passione – Pur senza atleti di rilievo il Principato è la sede di eventi prestigiosi. Come il Master 1000 di tennis, il secondo torneo per importanza sulla terra rossa (dopo il Roland Garros) nato nel 1897 o il rally di Montecarlo, disputato dal 1911 e considerato una delle gare più difficili e spettacolari dell'intero Mondiale, di cui spesso ha rappresentato la prova d'apertura. Oltre al Meeting di atletica disputato al Louis II e che fa parte della Diamond League, il circuito di riunioni dell'élite della Iaaf.

Monsieur Le Gran Prix – Di certo l'evento sportivo dell'anno rimane la gara di Formula Uno, entrata nel calendario del Mondiale fin dal 1950 e corsa ininterrottamente dal 1955. Curve strette, sorpassi difficili, tunnel, il circuito cittadino del Principato è considerata l'Università della Formula Uno. Vincere è un prestigio e chi lo fa è considerato un campione, non a caso il recordman è un certo Ayrton Senna, sei vittorie di cui 5 consecutive.