Montreal: tutte le mosse della vittoria di Vettel
Formula 1RACE ANATOMY. Grandi qualifiche con pole e una gara perfetta: così ha vinto il campione del mondo. Ma dalla sua ha giocato anche lo sciagurato sesto posto da cui è partito Alonso. E tra tre settimane si corre in Gran Bretagna
La vittoria di Sebastian Vettel in Canada è stata costruita al 70 per cento nelle qualifiche e al 30 per cento in gara. Sabato il tedesco della Red Bull ha conquistato la pole davanti a Hamilton e al sorprendente Bottas su Williams. Domenica ha concluso l’opera in gara, dominando sin dal primo giro e senza mai lasciare spazio agli avversari. Esemplare il suo Gran Premio. Quasi perfetto, non fosse stato per qualche sbavatura iniziale.
Pole e partenza bruciante al via: in queste due mosse c’è il perché della terza vittoria su sette Gp del pilota della Red Bull. Il resto lo hanno fatto gli inseguitori, che non sono riusciti a tenere il suo passa. Vettel ha disputato una gara a sé. L’unico che ha provato a resistergli è stato Fernando Alonso. Il pilota di Maranello, però, ha dovuto fare i conti in gara con gli effetti di qualifiche sotto tono. Non è un azzardo, quindi, dire che il Gp di Montreal si è deciso nella giornata di sabato. Nell’occasione, Vettel è stato bravo e fortunato. Bravo perché si è preso la prima piazza; fortunato perché Alonso, causa i soliti problemi alle gomme con la pioggia, non è riuscito a partire vicino alla testa.
L’ordine in griglia, dunque. È stato questo che ha fatto la gran parte della differenza tra Vettel e lo spagnolo, visto che tra l’uno e l’altro si sono piazzati ben cinque piloti a fare da tappo alle ambizioni del ferrarista. Ed è questo uno dei principali rammarichi della Rossa. Soprattutto alla luce della gara arrembante dell’asturiano che, spingendo a tutto gas, è riuscito a sbarazzarsi sia di Hamilton (vincitore di due degli ultimi tre Gp canadesi) che di Webber. Per il pilota Ferrari, comunque, le buone notizie sono arrivate anche dalla classifica, visto che ha scavalcato Raikkonen (nono) e si è portato al secondo posto. Tra tre settimane a Silverstone la lotta per il primato si aggiornerà con una nuova pagina. Sul circuito britannico sia Alonso che Vettel hanno sempre fatto bene. Se ne vedranno delle belle.
Pole e partenza bruciante al via: in queste due mosse c’è il perché della terza vittoria su sette Gp del pilota della Red Bull. Il resto lo hanno fatto gli inseguitori, che non sono riusciti a tenere il suo passa. Vettel ha disputato una gara a sé. L’unico che ha provato a resistergli è stato Fernando Alonso. Il pilota di Maranello, però, ha dovuto fare i conti in gara con gli effetti di qualifiche sotto tono. Non è un azzardo, quindi, dire che il Gp di Montreal si è deciso nella giornata di sabato. Nell’occasione, Vettel è stato bravo e fortunato. Bravo perché si è preso la prima piazza; fortunato perché Alonso, causa i soliti problemi alle gomme con la pioggia, non è riuscito a partire vicino alla testa.
L’ordine in griglia, dunque. È stato questo che ha fatto la gran parte della differenza tra Vettel e lo spagnolo, visto che tra l’uno e l’altro si sono piazzati ben cinque piloti a fare da tappo alle ambizioni del ferrarista. Ed è questo uno dei principali rammarichi della Rossa. Soprattutto alla luce della gara arrembante dell’asturiano che, spingendo a tutto gas, è riuscito a sbarazzarsi sia di Hamilton (vincitore di due degli ultimi tre Gp canadesi) che di Webber. Per il pilota Ferrari, comunque, le buone notizie sono arrivate anche dalla classifica, visto che ha scavalcato Raikkonen (nono) e si è portato al secondo posto. Tra tre settimane a Silverstone la lotta per il primato si aggiornerà con una nuova pagina. Sul circuito britannico sia Alonso che Vettel hanno sempre fatto bene. Se ne vedranno delle belle.