Ecclestone incriminato per corruzione sui diritti tv

Formula 1
Bernie Ecclestone, patron della F1 (Foto Getty)

Il patron della F1 è accusato di aver pagato 44 milioni di dollari a un ex dirigente della banca pubblica bavarese BayernLB per fargli cedere i diritti tv. Bernie si è sempre difeso sostenendo di aver versato i soldi perché ricattato

La procura di Monaco di Baviera ha incriminato per corruzione Bernie Ecclestone. Il britannico patron della Formula 1 è accusato di aver pagato 44 milioni di dollari a un ex dirigente della banca pubblica bavarese BayernLB per fargli cedere i diritti tv sulla Formula 1 alla Cvc, il fondo di cui Ecclestone è direttore esecutivo.

L'inchiesta, che va avanti da oltre due anni, a giugno aveva portato alla condanna a otto anni e mezzo di carcere per l'ex dirigente della BayernLB, Gerhard Gribkowsky, per corruzione, frode ed evasione fiscale. Ecclestone si è sempre difeso sostenendo di aver versato i soldi perché ricattato dal banchiere.

Gribkowsky era stato condannato nel giugno 2012 dopo che si era scoperto che non aveva dichiarato il denaro ricevuto. Il banchiere era stato incaricato nel 2006 dall'istituto pubblico di vendere la partecipazione nella Formula 1, operazione a cui lavorò in stretto contatto con Ecclestone.

Il britannico, che voleva sbarazzarsi del socio tedesco, ottenne con l'aiuto di Gribkowsky che la banca vendesse la sua partecipazione all'investitore che la voleva, la società CVC. E per questo, secondo l'accusa, pagò 44 milioni di euro a Gribkowsky attraverso una fondazione a nome della moglie e società fantasma domiciliate in paradisi fiscali ai Caraibi e nell'Oceano Indiano.

Adesso per la condanna sarà decisivo che l'accusa dimostri che Ecclestone sapeva che Gribkowsky era un dipendente d'una banca pubblica e, come tale, non poteva ricevere denaro. A questo proposito ci sono dichiarazioni citate dalla procura in cui Ecclestone si rivolgerebbe al banchiere tedesco come civil servant, funzionario pubblico.