Seb l'indiano: si coccola il Mondiale e guarda già ai record

Formula 1
Sebastian Vettel, fresco campione del mondo per la quarta volta (GETTY)
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GP REWIND. Vettel, chiusi i conti con il titolo nel Gp indiano, d'ora in poi si dedicherà alle statistiche: nel mirino le sette vittorie di fila di Schumacher in una stagione. Rossa ancora in corsa per il secondo posto tra i costruttori

di Gianluca Maggiacomo

Risvegliarsi campione del mondo. Come lo scorso anno, come nel 2011 e nel 2010. Passa il tempo, Sebastian Vettel cresce e si conferma. E anche per questa stagione discorso chiuso. Titolo in tasca. Il quarto.

Vettel vola - Nessuna sorpresa. Niente imprevisti. C’era l’occasione per chiudere i giochi in India e così è stato. Il tedesco poteva amministrare. Invece no. È andato oltre il necessario prendendosi il gradino più alto del podio. L’ennesimo. Il sesto di fila, il decimo della stagione, il terzo su tre Gp indiani. E non è ancora finita. Al termine del Mondiale mancano tre appuntamenti. Il campione del mondo ha ancora il tempo per affinare statistiche e record. Nel mirino i sette trionfi di fila in una stagione che appartengono a Schumacher.

Largo a Seb - Sul Buddh International Circuit Vettel è stato spaziale. Più veloce nelle libere, pole position sabato e vittoria in gara. Come da copione. L’unica variazione sul tema è stata la sosta al terzo giro. Un pit-stop voluto, forse improvvisato, ma che ha messo in risalto ancora una volta il divario tra il tedesco e gli avversari: la scioltezza con cui ha risalito posizioni fino al primo posto è stata spettacolare. Lo specchio del Gp dell’India è tutto qui.

Alonso: ancora rimandatoL’undicesimo posto dello spagnolo è figlio principalmente di due fattori. Il primo: le qualifiche ancora al di sotto delle aspettative, con un ottavo posto che non lasciava ben sperare e che, alla fine, si è rivelato un handicap. Il secondo: il contatto in avvio con Webber con conseguente danno all’ala anteriore e pit-stop al secondo giro.

Massa cuor di Maranello – Con Alonso fuori dai giochi, è stato il brasiliano (quarto) a portare la Ferrari in zona punti. Ottima la sua partenza. Per un po’ ha anche condotto la gara, poi ha dovuto lasciar il passo. Il suo è comunque un buono piazzamento: fa morale e lascia ben sperare che la Rossa possa almeno portare a casa il secondo posto nella classifica costruttori (ora ha davanti la Mercedes). Di questi tempi bisogna sapersi accontentare. Il prossimo anno, poi, si vedrà.