Sognando Vettel: Kvyat, il baby russo che studia in Italia

Formula 1
Con i suoi 19 anni, Daniil Kvyat è il più giovane pilota del circus della Formula 1 (Getty)
daniil_kvyat_getty

Il pilota della Toro Rosso, classe 1994 e da anni residente a Roma, è pronto al grande salto in Formula 1. A disposizione avrà una monoposto che in passato è stata trampolino di lancio per il tedesco e per Ricciardo

Per approdare a Milton Keynes bisogna passare necessariamente da Faenza. Anche il quattro volte iridato, Sebastian Vettel, non è scappato alla tradizione. Prima ci si fa le ossa alla Toro Rosso, poi si viene promossi in 'prima squadra'. Stessa sorte per Daniel Ricciardo, da quest'anno alla corte di Newey e nuovo scudiero del fenomeno tedesco. E' chiaro che l'obiettivo di Daniil Kvyat, classe 1994, è quello di ripercorrere le orme dei suoi predecessori.

Il russo giramondo - Nato a Ufa, capitale del Bashkortostan, 1500 km da Mosca e in piena steppa russa, il giovane Daniil ha cominciato ad andare forte ad appena 8 anni con i kart. Nel 2010, 16enne e senza patente, si è dedicato alla Formula BMW, prima di trasferirisi in Nuova Zelanda per inseguire il suo sogno nella Toyota Racing Series. In seguito, il ritorno il Europa e l'approdo alla Formula Renault 2.0, con il titolo vinto nel 2012 e lo sbarco nel Red Bull Junior Team.



Dalla GP3 a Faenza - Lo scorso anno, appena maggiorenne, Kvyat si misura con il terzo campionato più importante dopo la F1 e la GP2. Nessuno si aspetta grandi cose da lui, tanto che a Zandvoort, in occasione della sua prima vittoria, gli organizzatori sono impreparati e al posto dell'inno russo suonano The Patriotic Song, utilizzata subito dopo la caduta dell'Urss e in uso fino al 2000.
Daniil stupisce per la maturità, domina le ultime due gare (Monza e Yas Marina), con tanto di pole e giro veloce, portandosi a casa il titolo. Helmut Marko, consulente della Red Bull, in accordo con il team principal della Toro Rosso, Franz Tost, chiama il ragazzino per gli young-test di Silverstone. E' il preludio all'annuncio del passaggio tra i grandi della Formula 1, formalizzato lo scorso ottobre



Un po' di Italia nel circus - Kvyat è russo di nascita ma italiano di adozione. Da sette anni infatti, vive a Roma con la famiglia e parla perfettamente il nostro idioma (così come l'inglese, lo spagnolo e naturalmente il russo). Adora l'hockey su ghiaccio, il ping-pong e il calcio ed è grande tifoso della Roma e di Francesco Totti, uno dei suoi idoli sportivi. Come tutti i teenager ama la musica, specialmente quella elettronica e a tavola vivrebbe di mozzarella e salsiccia bianca. Per questa stagione ha scelto il 26, suo giorno di nascita e primo numero utilizzato quando correva con i kart.
L'obiettivo è confermarsi quale miglior pilota russo (premiato per l'anno 2013 dalla rivista specializzata MotorRu), ottenere qualche punto (meglio se nel Gp di casa a Sochi) e un domani percorrere la strada dei suoi predecessori.
Perchè partendo da Faenza magari non tutte le strade portano a Roma, ma a Milton Keynes, il regno dei campioni.