Senna e la Ferrari: quel matrimonio sfiorato e mai consumato

Formula 1
Ayrton Senna è stato più volte sul punto di approdare alla Ferrari (Getty)
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Ayrton fu più volte accostato alla casa di Maranello nel corso della sua carriera. Nonostante la stima del Drake, i molteplici approcci e un contratto già firmato per il 1991, il destino si oppose al legame fra il brasiliano e la Rossa

di Claudio Barbieri

"La stella nascente è senza dubbio Ayrton Senna Da Silva. Brasiliano, giovane, audace esibizionista. Al coraggio unisce un talento tecnico che sta affinando e che lo porterà lontano". Si espresse così Enzo Ferrari nel libro "Piloti, che gente", scritto a metà degli anni Ottanta, quando il brasiliano era, appunto, un giovane di belle speranze. Il Drake, talent scout di occhio sopraffino, notò il pilota di San Paolo dopo l'impresa nel GP di Monaco del 1984, quando a bordo della Toleman arrivò 2° dopo una strepitosa rimonta. Ma per l'anno successivo preferì confermare Arnoux. Il secondo contatto arrivò durante il 1986, con Senna alla Lotus. Ma anche lì non se ne fece nulla.

Italia nel cuore - Ayrton, di origini italiane da parte della madre, ha sempre avuto un filo diretto con il nostro Paese. Qui è stato scoperto giovanissimo da Angelo Parrilla, con cui ha cominciato a correre nei Kart. La Ferrari, pur non essendo a quei tempi la vettura più veloce, era sicuramente il sogno nel cassetto di ogni pilota, Senna compreso. Che anche durante la sua trionfale era in McLaren, non smise di strizzare l'occhio al rivale di Maranello. Anzi...



L'accordo saltato - Cesare Fiorio, diventato Direttore Sportivo del Cavallino dopo la morte di Ferrari, aveva in tasca un contratto firmato da Senna per il 1991. Il suo sogno? Ricomporre il dream team con Prost, che però si mise di traverso insieme all'allora Presidente, Piero Fusaro. E non se ne fece nulla. Prima di lasciare la McLaren, Ayrton fu molto vicino alla Rossa. "La Ferrari è sempre stata il mio sogno e voglio realizzarlo per chiudere la mia carriera", disse nell'agosto del 1992. Nel giugno dell'anno dopo rincarò la dose: "La Ferrari sta facendo grandi cose: potrebbe diventare, nel 1994, la mia squadra".

L'ultima avance - Senna invece andò alla Williams, di cui però non era soddisfatto. Ecco allora l'ultimo approccio con Maranello, in vista del 1995. Un sogno spezzato quel fatale 1° maggio a Imola, feudo, guarda caso, della Ferrari, promessa sposa di un matrimonio mai realizzato.