Ecclestone: "Il GP di Monza? Bye bye dal 2016..."

Formula 1
Bernie Ecclestone a Monza per il GP d'Italia del 2013 (Foto Getty)
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I motivi ed i retroscena. Il boss della F1 di nuovo all'attacco sul circuito del Gran Premio d'Italia: "Non credo che faremo un altro contratto, il vecchio è stato un disastro per noi dal punto di vista commerciale"

di Antonio Boselli

Ha quasi 84 anni Bernie Ecclestone, ma la sua memoria non perde un colpo. E infatti, puntuale come ad ogni rinnovo di contratto, ha minacciato sulla Gazzetta "Monza bye, bye": il messaggio è chiaro, alla scadenza del contratto con l'Autodromo nel 2016 la Formula 1 andrà via da Monza e dall'Italia.

Perché? - Semplice, secondo Bernie il contratto in essere è stato commercialmente un disastro. Una sentenza più che una minaccia ma, come sempre succede nel caso del boss del Circus, le sue parole vanno intepretate.

L'obiettivo di Ecclestone - Possibile che la Formula 1 lasci Monza e L'italia? possibile sì ma non probabile perché se ci sono dei tratti distintivi di questo sport sono la Ferrari e Monza sempre presente nel calendario della F1, tranne nel 1980. Gli obietti di Ecclestone sono due: rinegoziare al rialzo il contratto con l'autodromo e chiudere quanto prima l'accordo con tutti i circuiti del Mondiale.

In passato... - Il boss del Circus ha sempre garantito delle condizioni favorevoli alla pista lombarda, proprio per via della sua unicità. Ma ora chiede di più per allineare Monza con i circuiti del Mondiale che sborsano cifre decisamente più alte per ospitare il gran premio.

Inoltre... - C'è poi una fretta a chiudere perché Ecclestone vuole quotare la F1 in borsa sapendo che il valore delle azioni sarà maggiore con dei contratti stabili e a lunga scadenza con tutti i fornitori. tra questi proprio monza, che sta vivendo uno dei momenti più difficili della sua storia centenaria. I conti sono in rosso, l'amministrazione decimata da inchieste gudiziare per episodi di corruzione e per finire, a luglio le elezioni del Consiglio Direttivo della Aci milano che gestisce l'autodromo. Insomma il timing perfetto per Bernie per affondare un colpo e far capire, anche a chi sarà eletto, che il boss è sempre lui anche a quasi 84 anni.