Motivazioni, Power Unit, ritiri: i dolori del giovane Vettel
Formula 1Il campione del mondo è il pilota che, finora, ha subito il maggior ridimensionamento dalla nuova Formula 1. I risultati non sono dalla sua parte, e il tedesco soffre anche la presenza di Ricciardo, quasi sempre più veloce
di Gianluca Maggiacomo
Da campione del mondo a campione in crisi. Sebastian Vettel sta vivendo la peggiore stagione da quando è arrivato alla Red Bull. Finora mai una vittoria. È andato solo due volte a podio (sempre 3°) e, soprattutto, ha collezionato ben tre ritiri.
Le cause – Di sicuro, alla base di questa situazione ci sono gli stimoli. Vettel, alla luce dei quattro titoli vinti, non ha cominciato la stagione con la solita cattiveria. Il campione del mondo non è appagato, ma un po' sazio lo è di sicuro. L'esatto opposto del compagno di scuderia, Daniel Ricciardo, che, grazie alla sua determinazione in pista, sta scalando posizioni in classifica e nel gradimento del team. Il tedesco e l’australiano sono quinto e terzo in classifica, divisi da 23 punti.
Le novità che non piacciono - E poi c'è la macchina, qualche settimana fa definita "un cetriolo". Il punto è che a Seb la “nuova ” Formula 1 sta stretta. Lui era abituato ad un altro tipo di monoposto e a un'altra tecnica di guida. Vettel aveva basato i suoi successi su una Red Bull con tanto carico aerodinamico sul posteriore. Caratteristiche e potenziali punti di forza annullati nel 2014 con l’introduzione della power unit. In più Seb non ha preso parte ai test di inizio stagione e questo ha complicato parecchio le cose. Il primo vero impatto con la nuova macchina lo ha avuto direttamente in pista, in una gara ufficiale. Non il massimo.
E il mercato? – Difficile credere che i cattivi risultati di Vettel siano dovuti anche alle distrazioni provenienti dal mercato. Di recente la McLaren, tramite Ron Dennis, ha lodato le qualità del tedesco, senza però lasciare il segno. Il motivo è semplice: Vettel sa che l’unico modo per entrare definitivamente nella storia della Formula 1 è vincere e convincere con la Ferrari. Un progetto non immediato, ma che, a quanto pare, potrebbe essere già in cantiere.
ANDAMENTO DI SEBASTIAN VETTEL NEL 2014
Da campione del mondo a campione in crisi. Sebastian Vettel sta vivendo la peggiore stagione da quando è arrivato alla Red Bull. Finora mai una vittoria. È andato solo due volte a podio (sempre 3°) e, soprattutto, ha collezionato ben tre ritiri.
Le cause – Di sicuro, alla base di questa situazione ci sono gli stimoli. Vettel, alla luce dei quattro titoli vinti, non ha cominciato la stagione con la solita cattiveria. Il campione del mondo non è appagato, ma un po' sazio lo è di sicuro. L'esatto opposto del compagno di scuderia, Daniel Ricciardo, che, grazie alla sua determinazione in pista, sta scalando posizioni in classifica e nel gradimento del team. Il tedesco e l’australiano sono quinto e terzo in classifica, divisi da 23 punti.
Le novità che non piacciono - E poi c'è la macchina, qualche settimana fa definita "un cetriolo". Il punto è che a Seb la “nuova ” Formula 1 sta stretta. Lui era abituato ad un altro tipo di monoposto e a un'altra tecnica di guida. Vettel aveva basato i suoi successi su una Red Bull con tanto carico aerodinamico sul posteriore. Caratteristiche e potenziali punti di forza annullati nel 2014 con l’introduzione della power unit. In più Seb non ha preso parte ai test di inizio stagione e questo ha complicato parecchio le cose. Il primo vero impatto con la nuova macchina lo ha avuto direttamente in pista, in una gara ufficiale. Non il massimo.
E il mercato? – Difficile credere che i cattivi risultati di Vettel siano dovuti anche alle distrazioni provenienti dal mercato. Di recente la McLaren, tramite Ron Dennis, ha lodato le qualità del tedesco, senza però lasciare il segno. Il motivo è semplice: Vettel sa che l’unico modo per entrare definitivamente nella storia della Formula 1 è vincere e convincere con la Ferrari. Un progetto non immediato, ma che, a quanto pare, potrebbe essere già in cantiere.
ANDAMENTO DI SEBASTIAN VETTEL NEL 2014
QUALIFICA | GARA | |
GP AUSTRALIA | 13° | Rit. |
GP MALESIA | 2° | 3° |
GP BAHRAIN | 11° | 6° |
GP CINA | 3° | 5° |
GP SPAGNA | 10° | 4° |
GP MONACO | 4° | Rit. |
GP CANADA | 3° | 3° |
GP AUSTRIA | 13° | Rit. |