Maranello, abbiamo un problema: senza pole da due anni

Formula 1
Da quasi due anni la Ferrari non conquista la pole position (Foto Getty)
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Domenica 20 luglio si torna ad Hockenheim, dove nel 2012 Alonso centrò per l'ultima volta la prima posizione nelle qualifiche. Da allora sono croniche le avversità al sabato per la Ferrari, sfociate nel disastro di Silverstone

di Claudio Barbieri

Deve essere un problema comune agli italiani di talento quello della pole position. In MotoGP abbiamo già analizzato la situazione di Valentino Rossi, che però ha il pregio di saper rimediare alla grande alla domenica. La Ferrari, invece, arranca esattamente da due anni. Il prossimo appuntamento del Mondiale è Hockenheim, dove il 22 luglio del 2012 Fernando Alonso conquistò, sotto una pioggia battente, l'ultima pole position della Rossa (guarda il video da YouTube). Da allora sono trascorsi 716 giorni, una enormità per una Scuderia che ogni anno è costretta, per blasone e budget, a puntare solo alla vittoria.



Disastro britannico - Quella di sabato è Silverstone è stata la peggior qualifica di sempre del team di Maranello. Vero, c'è l'attenuante delle condizioni meteo, ma una penultima fila (poi tramutata in 16° e 18° posto grazie alle altrui penalizzazioni) non si era mai vista da quelle parti. L'ultima volta che entrambe le Ferrari non riuscirono a superare il Q1 fu in Malesia nel 2010. Quella di Hockenheim 2012 era stata anche l'ultima partenza di una Rossa in prima fila. Da allora i vari Alonso, Massa e Raikkonen sono riusciti a scattare dalla terza o quarta piazza in nove occasioni e di queste solo due sono nell'attuale campionato (Austria e Malesia). Nei restanti GP le Ferrari sono invece partite dalla quinta posizione in poi.

La beffa di Massa - L'arrivo di uno dal piede veloce come Raikkonen (16 pole in carriera) non ha migliorato la situazione. Il miglior risultato del finlandese resta la quinta piazza in Bahrain, cui vanno sommate anche tre esclusioni dal Q3. La beffa è però un'altra. Felipe Massa ha interrotto in Austria un digiuno di cinque anni, sette mesi e venti giorni tornando ad occupare la prima piazzola della griglia. Peccato che l'abbia fatto a bordo della Williams.