Tra Pull-rod e Push-rod: la Ferrari che lavora per il 2015

Formula 1
I sistemi Push e Pull-rod
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ANALISI TECNICA. A Maranello si pensa già alla progettazione della monoposto del prossimo anno. Possibile un cambiamento: via la sospensione pull per un ritorno alla più semplice push. Scelta forse condizionata dalla recente abolizione del sistema FRIC

di Antonio Granato

A Maranello il team Ferrari lavora già alla progettazione della monoposto del prossimo anno. Visti i risultati raccolti fino a questo punto della stagione, molte sono le risorse concentrate sul 2015, anche per decidere su alcune importanti soluzioni tecniche che verranno o meno mantenute sulla Rossa del futuro.

Pull-rod da 2012 - A caratterizzare le macchine più recenti è stata la presenza della sospensione a schema pull-rod all’anteriore, adottata dal 2012. Soluzione tecnica che già da molti anni non veniva impiegata sull’asse anteriore delle monoposto e mantenuta solo sullo schema sospensivo posteriore. Le utlime vetture che avevano adottato la Pull-rod all'anteriore erano state le Minardi PS01 nel 2001 e le Arrows 20 nel 2000.

Vantaggi - La Ferrari le ha riadottate nel 2012, perché volute fortemente da Pat Fry al fine di beneficiare dei vantaggi aereodinamici che tale schema, dato il suo minor ingombro, avrebbe dovuto fornire. I vantaggi dovevano essere originati dalla minore lunghezza dei bracci sospensivi e da una disposizione più ordinata: il tutto avrebbe dovuto "disturbare" meno l’aerodinamica della monoposto. Un beneficio che non si è rivelato così cospicuo e che ha visto invece team come la Mercedes ottenere soluzioni aerodinamicamente più ordinate e più pulite, anche mantenendo il tradizionale lo schema Push-rod.



Nell’immagine precedente (foto 1) il confronto della disposizione dei bracci sospensivi della F14-T e della W05. Si nota come la Mercedes pur mantenendo la sospensione push-rod sia riuscita a disporre in modo più ordinato le sospensioni anteriori, grazie anche a un importante lavoro in cui è riuscita ad unire più elementi in unico asse e al posizionamento di altri alle medesime altezze (foto 2).



Svantaggi - Gli aspetti che avevano portato all’abbandono della pull-rod da parte dei team di F1 riguardano le difficoltà in fase di regolazione, l’interpretazione d’utilizzo della stessa, ma anche le complicazioni pratiche che i tecnici incontrano nell'accedere ai punti di regolazione.

Come si può vedere dal disegno sottostante, l’assieme sospensivo è spostato più in basso rispetto alla push-rod ed il meccanico può accedervi con difficoltà o dalla parte superiore, o rimuovendo alcuni elementi aerodinamici dalla parte inferiore. Nel caso della Push-rod, invece, l’accesso dalla parte superiore è immediato.

Nel 2015 si ritorna al push-rod?
- A coordinare il nuovo progetto, come voluto da Marco Mattiacci, sarà James Allison, il tecnico venuto dalla Lotus durante la stagione scorsa ma con già un passato nel team del Cavallino. A lui l’importante decisione di continuare o abbandonare questo schema sospensivo, il quale forse in questi ultime stagioni, ha portato più problemi che vantaggi. A poter influenzare la decisione di abbandonare la sospensione pull per un ritorno alla più semplice e tradizionale push potrebbe pesare la recente abolizione del sistema FRIC. Quest’ultimo ha infatti aumentato il numero degli interventi dei meccanici sulla sospensione durante il week-end di gara e questo potrebbe indurre i tecnici in rosso a scegliere la soluzione push-rod, come detto, più facilmente raggiungibile e facilmente interpretabile.
Ci sarà ancora da attendere per scoprire cosa decideranno in quel di Maranello, ma questo sarà sicuramente uno dei punti chiave intorno a cui i progettisti dovranno progettare la nuova vettura.