Ferrari più nera che rossa: cosa salvare di questa stagione

Formula 1
La grande passione dei tifosi Ferrari, nonostante le difficoltà, è stata forse l'elemento più positivo della stagione 2014 (Foto Getty)
tifosi_ferrari_getty

L'ultimo anno della scuderia di Maranello, per stessa ammissione dei dirigenti, è stato da dimenticare . Ma in questi dodici mesi qualche (piccolo) lato positivo c'è stato. Ecco il bicchiere mezzo pieno del Cavallino

"Una stagione disastrosa". Non più di qualche giorno fa Sergio Marchionne, neopresidente della Ferrari, ha bollato così il 2014 della scuderia di Maranello. Zero vittorie, pochi risultati (due podi a firma Alonso) e tanti mugugni. In una situazione non facile, qualcosa si può salvare in questi dodici mesi del Cavallino.

Cuore Rosso – Sono un mistero. E neppure tanto. Nel 2014 nonostante la Ferrari fosse meno competitiva degli ultimi anni il supporto dei fan della Rossa non è mai mancato. Nessuna protesta né contestazione ma fiducia incondizionata e manifestazioni d'affetto che nessun altro team di Formula 1 ha e che mettono i brividi. Come la marea Ferrari del GP d'Italia di Monza dove nel momento forse più difficile dell'anno i tifosi della Rossa c'erano, con le loro bandiere a salutare un Alonso ritirato e un Raikkonen lontano dai primi. Come direbbe a Liverpool, dalla parte dei Reds, nessuno al Cavallino camminerà mai solo.

Affidabilità, almeno... - Tecnicamente la F 14 T non ha dato quello che i progettisti, tifosi e piloti speravano, sia per quanto riguarda la power unit sia per telaio e aerodinamica. L'unica nota positiva è stata la tenuta della monoposto. Solo tre ritiri (due di Alonso e uno di Raikkonen) su 18 gare, meglio della Rossa solo la McLaren. All'affidabilità, un buon punto di partenza, bisognerà però nel 2015 aggiungere efficienza per arrivare, non a battere ma almeno ad avvicinare Mercedes, Red Bull e la crescente Williams.

La scelta di Vettel – Se sarà davvero qualcosa da “salvare” lo diranno i risultati dei prossimi anni, ma certo che portare a Maranello il tedesco è stato un grande colpo. Non solo per il palmares ma per il profilo di Sebastian. Un driver relativamente giovane che era il miglior pilota “libero” in circolazione ma soprattutto un uomo che alla Ferrari vuole dimostrare qualcosa. Di essere capace di sviluppare un progetto e di vincere lontano dalla Red Bull. Una voglia di riscatto che l'accomuna alla Rossa e che già nel 2015 potrebbe cominciare ad animare il Circus.