GP Sochi, sfogo Alonso: "Sono per la privacy nelle comunicazioni radio"

Formula 1
I piloti in conferenza conferenza stampa a Sochi per il GP di Russia (Foto Getty)
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In Russia è Kvyat (Red Bull) a fare gli onori di casa nella conferenza stampa del giovedì. Fernando, al suo 250° GP, dopo l'intercettazione del team radio di Suzuka ("Abbiamo un motore da GP2") spiega: "Colpa della frustrazione"

Secondo Gran Premio di Russia sulla pista di Sochi con Daniil Kvyat a fare gli onori di casa nella conferenza stampa del giovedì. Con lui anche Fernando Alonso al suo 250° Gp: "E' necessario raccogliere molte informazioni per gestire al meglio la gara e soprattutto per iniziare a lavorare per il prossimo anno. Le ultime due gare, Singapore e Giappone, sono state le più competitive di tutte le altre, avevamo iniziato male - ammete il pilota spagnolo - e ora vogliamo continuare bene".  E poi torna sui messaggi radio in Giappone e sul GP2 engine:  "Quando parli in radio dovrebbe restare tutto privato perché parli con il tuo team e a volte è chiaro che c'è un livello di frustrazione quando sei in battaglia e perdi posizioni - dice Alonso - è normale, immaginate se accadesse in Nba o nel calcio: io stavo parlando con il mio team e un po' di frustrazione è comprensibile. Non c'era un obiettivo da parte mia, ma era uno sfogo. Se aveste ascoltato in tutte le gare i messaggi radio miei o di Jenson sareste più sorpresi. Non ci sono rischi per il mio futuro, resto qui al 100%. La cosa più importante a Suzuka è stata la riunione che ho avuto il mercoledì dove abbiamo fatto il punto per il futuro ed è stato importante".

Daniil Kvyat corre in casa -
Il pilota russo di casa spiega: "E' bello avere un Gran Premio di casa per sentire il sostegno dei fan, anche se credo che non sia la pista più semplice per noi, come sono state Singapore o l'Ungheria, ma siamo migliorati e dobbiamo continuare a spingere, anche se i rettilinei lunghi non ci favoriscono". Il pilota russo che ha avuto maggior successo in F1 continua parlando della Red Bull che potrebbe anche decidere di chiudere con la F.1 a fine stagione, risponde: "Non è bello sentire queste cose sul futuro del Team ma io resto concentrato sulla macchina. Noi siamo fiduciosi al 100% su quello che stiamo facendo e io mi affido a loro. Io cosa posso cambiare? Posso solo guidare la mia macchina e cercare di portarla più in alto possibile a fine gara. Sono certo che saranno prese le decisioni migliori e fare il massimo per il team e per il marchio".

Tappa particolare per Nico Rosberg
-  "Questa gara è unica, sarà per noi una sfida.  La Pirelli porterà gomme soft e supersoft e con  quegli pneumatici abbiamo sofferto moltissimo a Singapore, dove abbiamo dimostrato delle debolezze ma da quelli errori abbiamo imparato e poi Sochi è un circuito diverso da quello di Yas Marina, ma sicuramente la Ferrari saà forte e dobbiamo stare attenti". Il pilota della Mercedes  si mostra cauto sulle possibilità delle  frecce d'argento di dominare nel Gp di Russia come accadde nel 2014: "Qui l'asfalto è diverso rispetto agli altri circuiti - aggiunge -  l'anno  scorso con gomme più dure facemmo una sola sosta quest'anno ce ne  saranno 2 o 3: cambierà tutto e potrebbe essere divertente". In Russia la Mercedes può chiudere il discorso per quanto riguarda il titolo  costruttori: "E' uno degli obiettivi del week-end e chiudere con 4  gare d'anticipo sarebbe un'importante conferma dell'ottimo lavoro del  team". La situazione per il titolo piloti sembra invece compromessa per  Rosberg che neanche vincendo tutte le cinque gare rimaste avrebbe la  certezza della vittoria finale. Il compagno di squadra Lewis Hamilton ha un vantaggio di ben 48 punti. "Quando vai in gara e non vinci c'è ovviamente meno divertimento e conto di tornare davanti a tutti quanto prima. Mancano poche gare e devo dare il massimo per vincerle tutte, il resto non dipende da me e non posso farci nulla".