Il team principal non fa drammi per il doppio ritiro della Ferrari in Messico: "Ma è una lezione per tutti. Abbiamo lavorato bene e Vettel non deve scusarsi. Noi non dobbiamo scusarci"
Un doppio ritiro in casa Ferrari come non accadeva da sei anni (Melbourne 2009) ma Maurizio Arrivabene non è né arrabbiato né frustrato. "E' stata una lezione di umiltà - ha detto il team principal nel post gara in Messico - abbiamo toccato il cielo con un dito ma dobbiamo anche tenere i piedi per terra e oggi siamo finiti per terra e da questo dobbiamo imparare".
Nessun colpevole - "La squadra e' motivata - aggiunge il team principal di Maranello - Siamo in F1 e queste cose possono capitare. Oggi i piloti hanno avuto più problemi di quello che dovevano. Ripeto, e' stata una lezione e dobbiamo partire da qua a guardare avanti. Oggi abbiamo capito quello che dobbiamo fare".
Le scuse di Vettel - Vettel ha chiesto 'scusa' via radio dopo il secondo testa-coda che lo ha costretto al ritiro ma Arrivabene assolve il pilota tedesco: "Sebastian non deve chiedere scusa, né noi dobbiamo chiedere scusa a lui. Lavoriamo insieme e dobbiamo solo ripartire da qui per capire quello che dobbiamo fare".
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— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) 1 Novembre 2015