Ritorniamo con la memoria ad una delle più straordinarie gare della F1, il GP di Germania di 59 anni fa, quando Fangio al volante della Maserati 250F compì un'impresa storica
L'appuntamento con il GP di Germania di questo weekend ci fornisce lo spunto per un salto nel passato, ai tempi eroici del motorsport, quando la Formula 1 era nel suo primo decennio di vita. Siamo nell’estate del 1957 nell’Inferno Verde del Nurburgring. La gara prevede 22 giri di pura follia lungo i 22 km della Nordschleife, con piloti e monoposto che devono uscire indenni da una battaglia di oltre 500 km di saliscendi e curve da percorrere a quasi 150 km/h di media. E' la prova più dura di tutto il campionato, senza alcun dubbio.
Occhi puntati sulla Maserati 250F - La pole position è di Juan Manuel Fangio, straordinario quattro volte campione del mondo, che ha fatto segnare 9’25’.6 al volante della Maserati 250F, monoposto ormai a fine carriera, ma pur sempre frutto del genio di un manipolo di talenti straordinari. Parliamo di Giacchino Colombo progettista del 6 cilindri da due litri e mezzo, di Valerio Colotti per telaio, freni e sospensioni per finire con Medardo Fantuzzi artefice della carrozzeria. Tutti uomini che hanno contribuito a fare dell’Italia una delle culle dell'automobilismo sportivo
Il piano di Fangio - In gara la strategia di Fangio è chiara. Partire scarico, con metà carburante a bordo rispetto alle Ferrari di Collins e Hawthorn, per filare via fino ad accumulare un vantaggio sufficiente da garantire un pit stop tranquillo. Tutto sembra andare secondo i piani fino alla sosta ai box del 13esimo giro. Qui la sostituzione delle gomme diventa un problema e i 30 secondi di vantaggio sfumano in un attimo. Al rientro in pista, Fangio si ritrova terzo dietro le due Ferrari con quasi 50 secondi da recuperare a Collins, al secondo posto in quel momento.
Finale da brividi - Mancano dieci giri alla fine di quella che resta nella storia come una delle gare più belle in oltre sei decadi di Formula 1. Fangio, che ha ormai 46 anni ed è all'ultimo anno di corse, scatena una vera e propria guerra contro il tempo, sbriciolando il record della pista 9 volte (in 10 giri!) di cui 7 di seguito (e siamo sulla Nordschleife). Al 20esimo passaggio l'argentino svernicia letteralmente Peter Collins, quindi raggiunge Hawthorn e lo passa all'interno con due ruote sull'erba, andando a vincere con 3 (tre) secondi di vantaggio dopo 500 km di gara! Il cronometro viene fermato per l'ultimo giro sul tempo di 9’17’’4, il che significa aver girato 8 (otto!) secondi sotto la pole position. E’ qualcosa di assolutamente straordinario. "Oggi ho fatto cose al volante che mai avevo fatto prima, e mai più guiderò così": parole di Juan Manuel Fangio, campione del mondo di Formula 1 nel 1957 per la quinta volta. Sarà superato solo da Michael Schumacher.