Rosberg vede il titolo, la nona vittoria vale oro

Formula 1

Mara Sangiorgio

Con 33 punti di vantaggio su Lewis Hamilton, il finale di stagione di Nico Rosberg è tutto in discesa (Foto Getty)

Mancano solo quattro GP alla fine della stagione: grazie al successo di Suzuka il tedesco della Mercedes con 33 punti di vantaggio su Hamilton è a un passo dal Mondiale. Verstappen raggiunge Vettel, giù dal podio dopo una scelta strategica sbagliata

E' stato un samurai. Un guerriero lucido e perfetto Nico Rosberg. E così, nella terra del sol levante, il sol levante comincia a vederlo davvero sul suo primo Mondiale. Una vittoria, la nona di questa stagione, che vale oro. Come la coppa che ha stretto e alzato al cielo insieme alla squadra. All'inizio di questo weekend era stato proprio il tedesco a definire fattibile la corsa al titolo. Ora a dirlo sono più che altro i numeri, anche se lui cerca di non guardarli per non distrarsi. Con il terzo posto di Hamilton, i punti tra i due sono diventati 33. A quattro gare dalla fine di questa stagione vuol dire che Rosberg potrebbe accontentarsi di altrettanti secondi posti o addirittura di arrivare una volta terzo e tre volte secondo. Per Lewis comincia a farsi davvero difficile. Praticamente impossibile, secondo Niki Lauda.

Soprattutto se poi il campione del mondo ha fatto della partenza il suo tallone di achille di questa stagione. E in attesa di festeggiare uno dei suoi due piloti, in Mercedes hanno già potuto indossare la maglietta dei campioni. Tre stelle, tre macchine, tre titoli costruttori consecutivi. In questo 2016 tutti gli altri hanno fatto davvero da spettatori, quasi non protagonisti. La Red Bull ha salvato il weekend con il secondo posto di Max Verstappen, che adesso in classifica ha gli stessi di Sebastian Vettel. Il tedesco invece - per una scelta strategica rivelatasi con il senno di poi per l'ennesima volta sbagliata - si è dovuto accomodare ai piedi del podio quarto. Mettere la gomma soft per l'ultimo stint non ha pagato. Un vero peccato. Per lui ma anche per la squadra. Nonostante una Ferrari a sorpresa davvero competitiva è mancato una volta di più il risultato.