Lo sfogo all'indirizzo del direttore di gara Charlie Whiting durante il GP del Messico non porta conseguenze per il pilota della Ferrari, che si era scusato subito dopo la gara. Il presidente della Fia Jean Todt aveva confermato l'apertura di un'inchiesta sulla vicenda
Momento particolarmente delicato per Sebastian Vettel, dopo il velenoso finale del GP del Messico: penalizzato e finito giù dal podio passando dal terzo al quinto posto con l'accusa dei giudici di gara di aver ostacolato Ricciardo in un sorpasso, il ferrarista rischiava di essere sanzionato dalla FIA per gli insulti al direttore di corsa Charlie Whiting, mandato platealmente a quel paese per non aver preso subito dei provvedimenti nei confronti di Verstappen. La Federazione fa sapere, però, che non ci sarà nessuna sanzione.
Il presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile Jean Todt aveva fatto sapere al Daily Mail di aver aperto un'inchiesta su quanto accaduto. Per il ferrarista possibile 'ammonizione' riguardo alla sua condotta in vista dei prossimi gran premi. Lo scrive la Bbc sul suo sito, specificando che il tedesco era andato da Whiting a scusarsi già dopo la fine della gara a Città del Messico, e oggi ha messo per scritto il suo pentimento scusandosi anche con il governo mondiale dell'automobilismo.