Hamilton torna ad attaccare la Mercedes

Formula 1
Mercedes AMG Petronas F1 Team's British driver Lewis Hamilton stands on the podium after winning the Abu Dhabi Formula One Grand Prix at the Yas Marina circuit on November 27, 2016. / AFP / MOHAMMED AL-SHAIKH        (Photo credit should read MOHAMMED AL-SHAIKH/AFP/Getty Images)

In un’intervista a Channel 4 Lewis Hamilton è tornato sul finale del GP di Abu Dhabi: “Quel team radio Mercedes è stata una mancanza di rispetto nei miei confronti”

Lewis Hamilton e Toto Wolff. Anzi, di nuovo Lewis Hamilton ‘contro’ Toto Wolff. Questo viene da pensare ascoltando le dichiarazioni rilasciate dal pilota Mercedes a Channel 4 e rilanciate sulle pagine del Thelegraph. La pace mostrata via social qualche giorno fa, evidentemente, aveva i contorni della tregua (se non addirittura della farsa).

Il riferimento è sempre all’ultimo GP della stagione, quello di Abu Dhabi. “E’ stato uno dei tanti momenti spiacevoli capitati nella scorsa stagione – ha detto l’inglese a Channel 4 -. Mi sono sentito mancare di rispetto. E non te l’aspetti da chi, di solito, è abituato a gestire un enorme numero di persone”. Alla domanda precisa se la situazione fosse stata risolta, Hamilton ha risposto con un secco: “No”.

L’episodio - Hamilton, che era al comando del GP, ha rallentato nel finale per permettere a Vettel e Verstappen di insidiare il secondo posto di Rosberg (posizione che avrebbe garantito al tedesco la conquista del Mondiale). Dal muretto Mercedes, via radio, l’invito rivolto ad Hamilton di aumentare il passo; "questa è la mia gara", la replica secca a ogni messaggio che gli arrivava in cuffia.

Il dubbio resta - Hamilton, nel corso della 2016, ha avuto diversi problemi tecnici alla macchina: durante le qualifiche in Cina e Russia; i guai idraulici a Singapore, lo scoppio del motore in Malesia. Dopo quest’ultimo aveva addirittura sospettato di un presunto complotto per impedirgli di conquistare il terzo titolo consecutivo. Ancora oggi non riesce a capire perché alla sua Mercedes siano successi tutti questi inconvenienti e a quella di Rosberg no. "Quando nella testa ti viene il dubbio, quello rimane lì – da detto -. Pensi che non possano essere sempre delle coincidenze".