Briatore: "Verstappen sarà campione del mondo"

Formula 1
verstappen_piloti_f1_getty

Un pomeriggio negli studi di Milano con il noto imprenditore ed ex team principal in F1, prima con la scuderia Benetton e poi con la Renault. Sull'olandese dice: "Ricorda Senna". Sulla Ferrari: "Il team è sempre lo stesso. Forno, panettieri e qualità del pane sono sempre gli stessi. Mercedes sempre avanti, vedo cambiamenti favorevoli alla Red Bull" 

"Max Verstappen diventerà campione del mondo di F1. Se consideriamo come ha guidato in Brasile, cosa che non vedevamo dai tempi del piccolo Senna, lui il titolo lo vincerà". E' la previsione di Flavio Briatore sull'olandese della Red Bull e considerato uno dei migliori "prodotti" tra i piloti in circolazione oggi.

Ospite a Sky Sport24, Briatore ha aprlato anche della Ferrari e di una stagione, la prossima, dove la sua impressione è che le cose non siano destinate a cambiare per la Scuderia di Maranello: "Il team è sempre lo stesso. Forno, panettieri e qualità del pane sono sempre gli stessi. Vedo cambiamenti favorevoli alla Red Bull. Andiamo sempre nella direzione degli ingegneri che hanno voglia di far vedere che la perfomance possa migliorare, ma... Purtroppo il vantaggio della Mercedes è incolmabile e hanno un pilota, Hamilton, che l'anno scorso si è divertito a fare il dj oppure a sciare, ma quest'anno non credo avrà lo stesso atteggiamento".

Mercedes ancora imbattibile, dunque. Sul team campione del mondo Briatore smentisce anche una voce di mercato che, prima dell'ufficialità di di Bottas al posto di Rosberg, propendeva dalla parte di Fernando Alonso: "No, non sono mai stati vicini Alonso e la Mercedes. Stop". Più chiaro di così.   

Da Bernie Ecclestone a Ross Brown, la Formula 1 sta cambiando a livello istituzionale. Anzi, è già cambiata. "Ecclestone? Lo sento ogni giorno - ha detto Briatore -. Diventare presidente onorario è una di quelle cariche che può andare bene a un politico che deve prendere un gettone di presenza, non a un imprenditore che ha fatto quello che ha fatto lui. Sono quelle cariche da fare gli scongiuri.... Ha 86 anni e deve rilassarsi. Restare in un posto dove non conti niente e dove sei stato il proprietario non è un granché per la carriera che hai fatto. Liberty Media cercherà di cambiare le cose, ma non ha comprato tutta la F1. Io tra i papabili per essere loro consulente? E' una di quelle parole che non contano nulla. Io non posso lavorare per qualcuno. Sono uscito dalla F1, ho creato la FOTA (The Formula One Teams Association, ndr) per fare in modo che il pilota fosse al centro. Ne parlavo con Domenicali (ex team principal Ferrari) qualche giorno fa. Uno che guarda la tv non vuole sapere se il motore può andare sulla luna o sulla strada. Non frega a nessuno. Io e Ross Brown abbiamo lavorato assieme per 8 anni. Ai quei tempi uno sport per gladiatori, le regole le discutevamo noi. Ora invece.... Per rimettere il pilota al centro della scena devi avere le macchine più o meno con la stessa performance. Con la GP2 tentammo di fare così. Vedremo se riuscirà a cambiare le cose".