Ferrari, Marchionne guarda anche alla Formula E
Formula 1Da Ferrari ad Alfa Romeo fino agli sviluppi tecnologici che coinvolgeranno il brand italiano negli anni a venire. Il presidente e a.d. del cavallino racconta programmi e aspettative in un’intervista rilasciata alla rivista ufficiale della FIA
“Tra dieci anni, magari solo cinque, cambierà radicalmente il modello operativo di ciò che facciamo. Le aziende ad alta tecnologia si sono avvicinate parecchio al mondo delle auto e forzeranno un cambiamento nelle relazioni tra cliente e produttore tradizionale di auto.” Le riflessioni di Sergio Marchionne sui cambiamenti che potrebbero coinvolgere le case automobilistiche in un futuro non troppo remoto.
“L'ibrido è fondamentale per la Ferrari. La sfida è beneficiare dell'ibrido non solo in termini di emissioni, ma anche di prestazioni. Abbiamo già sviluppato una supercar ibrida “La Ferrari”, e sui modelli futuri faremo leva su nuove tecnologie così come sull'elettrico. Il nostro approccio sarà ovviamente differente da quello dei marchi di massa, perché per la Ferrari l’emozione della guida è tutto”
La Formula E - “E’ difficile dire quando entreremo in Formula E. Certamente dobbiamo essere coinvolti in questo progetto, perché l’elettrico attraverso l’ibrido sarà parte del nostro futuro”.
Alfa Romeo e Formula 1 - Tra i programmi del dirigente del cavallino resta vivo l’interesse di un ritorno dell’Alfa in F1. “La seconda cosa che ho ben chiaro in mente è che Alfa Romeo deve tornare a gareggiare in Formula1, perché’ credo fermamente che quello sia il posto dove deve stare”
In entrambi i casi non esiste al momento una timeline definita. “Non so quanto probabile sia che queste cose accadono, ma il fatto che se ne parli è di per sé un buon segno”
Bernie Ecclestone - Poi, un ultimo pensiero per Mr E, ex numero uno del Circus della F1. “Per prima cosa dobbiamo ringraziare Bernie perché ha svolto un lavoro incredibile nel corso degli anni e gli vanno riconosciuti i meriti per aver portato la Formula 1 tra gli sport più noti al mondo”.
Su Liberty Media: “I nuovi proprietari – conclude - hanno già fatto sapere che intendono incrementare le attività digitali e spingere sull’intrattenimento per attrarre una nuova audience, cosa questa che non può che farci piacere…”.