Durante la conferenza stampa a Sochi, i piloti presenti hanno manifestato le loro perplessità sui nuovi sistemi di sicurezza testati negli ultimi mesi. E' soprattutto Halo a non trovare l'ok dei drivers
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Li hanno visti, li hanno testati, eppure qualche dubbio resta. I piloti di Formula 1, pur concordi sulla necessità di sperimentare soluzioni per aumentare e garantire la sicurezza in pista, sembrano aver bocciato sia lo scudo che il sistema Halo, entrambi testati e visti in pista negli ultimi mesi. E' soprattutto Halo a destare le maggiorni perplessità. O almeno questo è ciò che è venuto fuori dalla conferenza stampa del GP di Russia.
Cupolino/scudo
Lo abbiamo visto già lo scorso anno sulla Red Bull, allora guidata da Kvyat, proprio durante le prove libere a Sochi. Il parabrezza del team di Milton Keynes, che si presentò come uno schermo in materiale plastico antisfondamento, aveva resistito a un doppio impatto: prima con una ruota zavorrata con ulteriori 20 kg sparata a 225 km/h; poi a un proiettile da 1 kg sparato a 230 km/h. In ambedue i casi lo schermo si era deformato ma non infranto. Lewis Hamilton (Mercedes) aveva definito quello della Red Bull "uno scudo antisommossa".
Halo
Inizialmente sembrava aver trovato l'appoggio dei drivers, ma ora qualcosa è cambiato. Il sistema Halo si basa su due grandi montanti che partono dal retro dell'abitacolo e si uniscono sulla parte anteriore. La protezione da eventuali detriti con questo sistema dovrebbe essere maggiore.
In conferenza stampa
"La sicurezza è importante, ma non vorrei il prossimo anno né Halo né lo scudo", ha detto a Sochi sul temaRomain Grosjean della Haas. "Lo scudo non mi dispiace, meglio di Halo. E' importante lo sviluppo per la sicurezza e, ripeto, provare lo scudo non mi dispiacerebbe", ha invece detto Valtteri Bottas della Mercedes. "Sembrava una cosa venuta dallo spazio, ma se serve allora va bene", ha invece detto su HaloPascal Wehrlein della Sauber.