Formula 1, la preview del GP del Canada

Formula 1

Cristiano Sponton

Dopo il GP più lento della stagione, il Circus della Formula 1 si sposterà in Canada su una pista a medio-basso carico aerodinamico con caratteristiche opposte rispetto a quelle del Principato. Andiamo alla scoperta del tracciato, della scelta degli pneumatici dei top team e degli assetti

Pista e assetti

Il tracciato di Montreal misura 4.361 metri, con 14 curve di cui ben 9 a destra e soltanto 5 a sinistra.
Da un punto di vista aerodinamico i team utilizzeranno ali piuttosto scariche, soprattutto la posteriore, per avere delle velocità di punta elevate che saranno fondamentali nel lungo rettifilo situato nel terzo settore (qui i piloti potranno utilizzare il DRS).

Oltre ad assetti “scarichi” sarà fondamentale la potenza della Power Unit visto che per circa il 70% del giro il motore endotermico verrà utilizzato a farfalla completamente aperta.
Importante sarà l’efficienza della Power Unit poiché il consumo di carburante sul tracciato canadese sarà uno dei fattori tecnici più critici.

Per cercare dei sorpassi alla staccata situata in fondo al lungo rettifilo sarà fondamentale avere una trazione perfetta in uscita dal tornantino, evitando di surriscaldare e far pattinare troppo gli pneumatici. Essendo un circuito “stop & go” (con quattro rettifili lunghi inframmezzati da numerose curve lente da seconda marcia) saranno molto importanti l’impianto franante e la trazione associata ad una ottima gestione degli pneumatici. 

Le gomme

Le mescole scelte da Pirelli sono esattamente quelle utilizzate nella passata stagione. L’Ultra Soft sarà il compound per la qualifica mentre la Super Soft o la Soft saranno i due compound da utilizzare poi in gara. A differenza del 2016 la Pirelli non ha definito come mescola obbligatoria la Soft lasciando libera scelta ai team tra la “gialla” (soft) o la “rossa” (Super Soft). Come a Monte Carlo, anche per il Canada i team hanno potuto scegliere il numero dei set dei vari compound da portare in questo appuntamento. Mercedes ha portato un set di gomme soft in più rispetto a Ferrari e Red Bull. Questo perché vorranno testarle durante le prove libere per capire se potranno essere competitive e quindi utilizzate nel secondo stint di gara. Questa scelta conferma come Mercedes sia in difficoltà nella corretta gestione delle UltraSoft e delle Super Soft. 

Da segnalare come Ferrari abbia optato per delle scelte aggressive con ben 9 set di Ultra Soft contro gli 8 di Mercedes e i soli 7 di RedBull che invece era stata la più aggressiva a Monte Carlo.

Le monoposto

Gli pneumatici saranno uno dei fattori chiave anche in Canada dato che i piloti, per le caratteristiche del tracciato, faticheranno a portare in temperatura le gomme anteriori mentre quelle posteriori potrebbero accusare il fenomeno dell’overheating (surriscaldamento).

La Ferrari si presenta in Canada come la vettura favorita, date le ottime prestazioni in questa prima parte del mondiale. La SF70H ha dimostrato di sapersi adattare a tutte le tipologie di tracciato e a differenza della stagione 2016 riesce a sfruttare alla perfezione gli pneumatici (soprattutto quelli più morbidi). Proprie le gomme rispetto al 2016 hanno finestre di funzionamento diverse che sembrano adattarsi perfettamente alle caratteristiche della Rossa.

La Rossa si presenterà sul tracciato intitolato a Gilles Villeneuve con una configurazione tecnica adatta al tracciato canadese, mentre la Mercedes non dovrebbe portare novità tecniche, dato che in fabbrica stanno ancora lavorando sodo per cercare di capire i problemi alle gomme accusati a Sochi e a Monaco, difficoltà che potrebbe ripresentarsi a Montreal (dove si faticherà non poco a portare gli pneumatici alla giusta finestra di funzionamento).

La terza forza dovrebbe essere la Red Bull, pur rimanendo più lontana a livello prestazionale rispetto a quello che abbiamo visto a Monaco. La monoposto inglese pagherà molto la mancanza di potenza della Power Unit Renault/Tag Heuer che, a differenza delle previsioni di qualche settimana fa, non sarà aggiornata. Attenzione quindi alle spalle, dove premono i team motorizzati Mercedes "clienti" e che a partire da questo fine settimana, potranno usufruire della Power Unit evoluta che il team ufficiale sta utilizzando a partire dal Gran Premio di Spagna.

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