Il giovedì in Azerbaigian oltre la conferenza stampa ufficiale dei piloti. I campioni di Mercedes e Ferrari hanno risposto a domande sul loro futuro, con Lewis che fa marcia indietro dopo le dichiarazioni sull'ipotesi ritiro. La gara domenica a Baku: dalle 15 live IN ESCLUSIVA su Sky Sport F1 HD (canale 207). Tutte le news in tempo reale su skysport.it
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IL MEGLIO DELLA CONFERENZA PILOTI
GP DELL'AZERBAIGIAN, LA PROGRAMMAZIONE COMPLETA
Rassicurato e rassicurante. Si è presentato così a Baku Lewis Hamilton. Sorpreso e ironico sull’eventualità di lasciare la Formula Uno a fine anno. Il suo pensiero non potrebbe essere più lontano, soprattutto adesso, che con la super vittoria canadese ha ritrovato morale e soprattutto fiducia nella sua monoposto. Baku per la Mercedes sarà un altro esame. Per Hamilton anche. Qui nel 2016 ha avuto uno dei weekend più problematici della scorsa stagione. La costanza è sempre stato uno dei suoi pochi punti deboli e quest’anno il tre volte campione del mondo sa che sarà invece fondamentale per recuperare i 12 punti su Sebastian Vettel e soprattutto battere il tedesco nella lotta per il Mondiale.
Quel Mondiale che per entrambi è un'ossessione. Più importante di qualsiasi discorso su futuro e rinnovo del contratto persino per lui. Il presente – e in questo caso Baku – l’unica cosa che conta. Per reagire subito, più di quanto non abbia fatto in pista a Montreal con la sua rimonta – e tornare a vincere. La lotta tra loro ha inglobato quasi tutto il resto. Sia Bottas che Raikkonen non si sentono secondi ma guardando i punti di fatto lo sono, Alonso sa già che avrà l’ennesima penalità in griglia domenica ma cerca di pensare più che altro al futuro anche se più incerto che mai. Ognuno con le proprie battaglie, che quest’anno, però, sono poca cosa in confronto a quella tra Lewis e Seb.