Le qualifiche del GP d'Austria hanno messo Bottas della Mercedes davanti a tutti, ma il duello è sempre Vettel-Hamilton. Il britannico chiude terzo ma scatterà ottavo per la penalità. Raikkonen prende il suo posto in seconda fila. Il suo ruolo nella lotta del Red Bull Ring tra Lewis e Seb sarà decisivo, come quello del poleman. La stretta di mano? Nessun giallo
Qualifica ancora una volta da urlo, peccato che Grosjean l'abbia rovinata, dopo aver fatto anche lui un gran giro, piantando la sua Haas in pista e congelando di fatto le posizioni, mentre era iniziato l'ultimo tentativo per tutti; 42 millesimi fin lì a separare Bottas e Vettel, con Hamilton terzo e lì siamo rimasti per la bandiera gialla esposta nel secondo settore.
Tutto sommato alla rossa va bene anche così perché il tempo di Bottas, seppur vicinissimo, era difficile da attaccare ulteriormente e il fatto che Hamilton sia finito solo terzo, e con la penalità partirà ottavo, mette la gara, almeno all'inizio, in discesa per Vettel.
Certo stare davanti sarebbe stato ovviamente meglio, ma il fatto che il finlandese sia in pole e Hamilton così lontano al via, potrebbe convincere Bottas, non a fare la gara da tappo, per favorire il rientro di Hamilton, ma a farsi gli affari suoi per rimettersi in corsa, anche lui, per il mondiale. A -28 da Lewis, perché non crederci?
Questo lo scopriremo in gara, allo spegnimento dei semafori, momento in cui Vettel cercherà subito l'attacco per non consentire a Mercedes il piano A, ossia sfruttare Bottas per aiutare Hamilton. Non dimentichiamo proprio qui nel 2002 il clamoroso ordine di scuderia a Barrichello di cedere la vittoria a Schumacher. Anche Raikkonen sarà fondamentale perché avrà a sua volta il ruolo di difendere le spalle a Vettel dal ritorno di Hamilton.
Detto questo la gara potrebbe offrirci scenari totalmente diversi e sottolineiamo che non sarà una passeggiata per Lewis ricucire in fretta lo strappo, sia perché partirà dietro anche a Perez e davanti a un caldo Ocon, sia perché al via avrà la gomma con meno grip, la rossa, rispetto agli altri tutti con ultrasoft e potrebbe soffrire lo start.
Hamilton punta tutto sulla strategia. Si è qualificato per partire con la gomma un po' più dura per andare più lungo all'inizio e per avere poi la scelta in corsa di chiudere con la ultrasoft e super grip o la certezza di andare fino in fondo con la gomma ancora più dura. Non dimentichiamo che con una strategia azzeccata Rosberg lo scorso anno rimontò da sesto a primo, per poi finire la gara con alettone penzolante per il contatto con il compagno di squadra. Hamilton vinse e giù polemiche.
Adesso tocca a Bottas fare una scelta, pensare a sé o alla squadra? Il rinnovo per un altro anno è già pronto. Mercedes aspetta ad annunciarlo, da un lato per tenere Bottas sulle classiche spine, dall'altro anche per infastidire l'avversario principale, Ferrari. Finché non annunciano Bottas infatti, possono continuare a far circolare le voci su Vettel in Mercedes, se annunciano Bottas fanno invece un favore alla rossa che può trattare "più forte" con Vettel, facendogli magari risparmiare dei soldini.
Il gioco delle parti insomma. Ultimo punto, la stretta di mano tra Hamilton, che l'ha cercata, e Vettel, c'è stata, poi Hamilton non ha voluto ripeterla a richiesta e già si stava aprendo un caso, perché in molti non avevano visto quella iniziale. La pace armata continua, alle 14 su i motori, 5, 4, 3, 2, 1 e allo spegnimento il via via via del Gran premio d'Austria #sebvslewis!!!!