Vettel-Hamilton, il GP dell'Ungheria è un bivio Mondiale

Formula 1

Carlo Vanzini

Il GP di Silverstone e il successo di Hamilton hanno ridotto a un solo punto le distanze tra il britannico e il leader della classifica piloti. L'Ungheria sarà fondamentale ma non decisiva. Serve il miglior Seb per continuare a far sognare la Ferrari. E Bottas... 

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Gran Premio d'Ungheria, bivio Mondiale. Non certo decisivo, ma significativo e molto, non c'è dubbio. Che Silverstone per la Ferrari fosse la pista peggiore del tris di luglio, lo si sapeva fin dalle presentazioni delle macchine, ma che si potesse trasformare in un calvario con una doppia foratura (identica) per la squadra che fin qui ha gestito meglio le gomme, era invece abbastanza imprevedibile. L'Ungheria è delle tre, sulla carta, quella più adatta alla Ferrari. E se anche lì Mercedes dovesse tirare fuori la superiorità vista in Inghilterra, allora sì che la situazione potrebbe trasformarsi in un "allarme rosso". Il Mondiale costruttori non è per nulla perso, ma di sicuro un po' compromesso con 55 punti da recuperare; quello piloti è invece apertissimo con Vettel sempre leader. Però Hamilton adesso è a solo 1 punto da Seb e Bottas a - 23. Il finlandese, con un incredibile colpo di mano e di fortuna in Ungheria, potrebbe anche andare in vacanza in testa al Mondiale. Sembra impossibile, ma la possibilità c'è.

La Ferrari ha impostato per questa stagione un metodo di lavoro diverso, portando sviluppi a ogni tappa per essere forti gara dopo gara, al netto delle piste più o meno favorevoli. Un sistema che consente di reagire subito e meglio alle difficoltà rispetto al recente passato, quando si applicavano grossi sviluppi solo a determinate gare e, se questi erano sbagliati (come capitato) tornare indietro e ripartire con nuove soluzioni faceva perdere tempo e punti sugli avversari. 

Non dimentichiamo che la sfida a Mercedes, considerando le ultime tre stagioni, resta titanica. E ricorda un po' quelle Anni '90 di Schumacher, quando il tedesco arrivava a giocarsela contro macchine più forti come Williams e McLaren, poi battute al quinto tentativo. Per questo serve il miglior Vettel e non quello nervoso in qualifica e battuto in pista da Raikkonen (gran weekend quello di Iceman). 

Ancora una gara, poi le vacanze serviranno e non poco anche a Vettel per ricaricare le batterie e ritrovare l'energia positiva necessaria a una volata che ovviamente la Rossa si vuole giocare fino all'ultima bandiera a scacchi di Abu Dhabi