Hamilton come Schumacher, ma Vettel fa paura

Formula 1

Carlo Vanzini

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Lewis Hamilton conquista la 68^ pole position in carriera eguagliando il primatista assoluto Schumacher. Ma la Ferrari si difende con la prima fila di Vettel, propiziata da un altro aiuto di Raikkonen. Il commento delle qualifiche

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Gli occhi lucidi a fine qualifica, quando Ross Brawn gli ha portato le congratulazioni da parte della famiglia Schumacher, raccontano più di mille parole. Hamilton non è riuscito a trattenere l'emozione. 68 pole, un record che sembrava inarrivabile, raggiunto in quella che è sempre stata la casa sportiva di Schumacher. Qui Schumi ha debuttato, qui ha vinto la prima volta e qui ha trionfato in 6 occasoni. Non è un confronto tra uomini, stile di guida e capacità, ma di numeri che stanno mettendo Hamilton, al suo duecentesimo gran premio, sul piedistallo dei grandi.

Quando è in versione HAMMER, come in qualifica in Belgio , non ce n'è, ma questo non ha spaventato Vettel che ha preso, su una pista Mercedes, la sua pole, ossia essere lì a scattare dalla prima fila insieme a chi lo insegue nel mondiale. Raikkonen ha sbagliato nel momento buono, dopo aver fatto magie per il tutto week end, ma ne ha fatta un'altra regalando la scia a Seb nell'ultimo settore favorendo la sua seconda fila. Lavoro di squadra perfetto, figlio della stabilità, con entrambi rinnovati e quindi consapevoli che devono lavorare insieme per tornare a fare grande la Ferrari.

Pista Mercedes dicevamo, ancor di più con motore nuovo, ma con una Ferrari molto più competitiva di quanto ci si aspettava, soprattutto in assetto gara. È un week end importante perché il mondiale si gioca in base alle caratteristiche delle piste e se la rossa dimostra un grande salto avanti qui e a Monza, allora diventa automaticamente favorita per la conquista del mondiale.

Dietro a Hamilton e Vettel c'è Bottas che, guardando il tempo, ha preso un gran sberlone, La differenza che c'è ancora tra un campione già fatto e finito e uno che vuole diventarlo. Mezzo secondo fa male. Di Raikkonen, quarto, abbiamo detto. Peccato per lui partire così dietro perché, salvo una partenza a saltare Vettel, anche per i giochi chiari di squadra, per lui vincere la quinta a Spa diventa un'impresa da miglior Iceman. Mai dire mai!

Allo spegnimento dei semafori il via del gran premio del Belgio con record di pubblico in quella che resta un'atmosfera magica aspettando quella unica, per noi italiani, di Monza.