Formula1, GP del Messico: l'analisi tecnica del venerdì

Formula 1

Cristiano Sponton

Dettaglio ai Box Red Bull GP Messico 2017 (foto: Sutton Images)
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Il venerdì del Messico ci ha confermato che la Red Bull è la monoposto che nella seconda parte di stagione è cresciuta di più, avvicinandosi alle prestazioni di Mercedes e Ferrari. La RB difficilmente però potrà inserirsi nella lotta per la pole position a causa della mancanza di potenza della Power Unit Renault. Andando ad analizzare i passo gara dei top team si scopre che...

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HAMILTON CAMPIONE SE...

Tutti i tempi delle prove libere

Nessuna novità sui top team

I top team (Mercedes, Ferrari e Red Bull) non hanno portato in pista alcun aggiornamento. Mercedes ha utilizzato il nuovo pacchetto aerodinamico introdotto in Malesia e completato in Giappone con l’utilizzo del nuovo diffusore.
Ferrari, invece, ha continuato il lavoro di Austin: Sebastian Vettel ha utilizzato tutto il pacchetto di novità introdotte negli Stati Uniti (ala anteriore, fondo e diffusore) mentre Kimi Raikkonen utilizzato le vecchie specifiche di fondo e diffusore, confermando però la nuova ala anteriore.
La Ferrari ha utilizzato, al posteriore, il doppio monkey seat mentre Mercedes e Red Bull hanno preferito non farlo. Questa appendice aerodinamica, chiamata anche ala Y100, permette di generare pochi kg di deportanza che possono però essere utili su determinate vetture in circuiti da altissimo carico

Force India continua a sviluppare

Se i top team sembrano aver chiuso lo sviluppo 2017, la stessa cosa non si può dire per la Force India che, nella gara di casa di Checco Perez, ha portato degli sviluppi sulla VJM17 nella zona dei bargeboards. Come potete osservare dall’immagine in basso, è stato aggiunto, ancorato al fondo, un profilo verticale posizionato davanti alle prese di raffreddamento dei radiatori.  La funzione in sinergia con il deviatore di flusso a ponte è quella di indirizzare nella zona centrale del diffusore un flusso d'aria molto più pulito ed energico con lo scopo di aumentare il carico. Per impedire vibrazioni e/o deformazioni anomale, queste nuovo deviatore di flusso, è stato ancorato, tramite un cavo metallico, al deviatore di flusso a ponte. 

Analisi simulazione qualifica

Se andiamo ad analizzare i best sector possiamo notare che, idealmente, il pilota più veloce della giornata è stato Verstappen. I'olandese, nel suo tempo ideale, ha inflitto 1 decimo al proprio compagno di squadra, 2 alla SF70H di Vettel e 3 a Lewis Hamilton.
Analizzando i singoli settori possiamo vediamo che entrambe le RB13 sono riuscite a fare la differenza su tutti gli altri nel terzo settore che è quello più lento dove serve tanto carico aerodinamico.
Durante le qualifiche, a differenza di quanto visto ieri, la RB13 soffrirà molto nel primo settore, quello più veloce, dove Ferrari e soprattutto Mercedes andranno a fare la differenza durante le qualifiche.

Analisi simulazione gara

La simulazione di gara dei vari team è stata effettuata con circa 23°C di temperatura ambientale e ben 46°C della pista.
Se andiamo ad analizzare i passi gara sorprende il ritmo che è riuscito a tenere Hamilton con gomme US. Il pilota inglese, vicinissimo a diventare campione del mondo, è riuscito ad effettuare uno stint di ben 25 giri con un passo medio di 1:21,673.
Buona anche la Red Bull che, a differenza di Hamilton, non è riuscita ad effettuare dei run lunghi a causa di alcuni problemi tecnici.
Chi ha faticato molto con il compound più morbido è la Ferrari e Bottas che, da quello che si è visto, non sembrava avere un buon ritmo.
Per quanto riguarda Ferrari, entrambe le SF70H hanno sofferto con le UltraSoft a serbatoi pieni. Un discorso che vale anche per  Bottas, positivo nella prima ora e mezza di libere ma "sprofondato" nella seconda dove Lewis Hamilton è tornato invece a far la differenza anche grazie a importanti modifiche di setup dove delle PL1 piuttosto negative.

Nel secondo di stint di simulazione gara, la Ferrari ha diversificato il lavoro tra i due piloti: Vettel con Super Soft e Raikkonen con Soft. Buono il riscontro che è arrivato da Vettel anche se il run è stato piuttosto corto e non si è riusciti a capire nel migliore dei modi l’usura degli pneumatici.
Positiva la Mercedes W08 di Bottas che, con gomme soft, si è dimostrata molto competitiva. Tempi cosi cosi invece per Ricciardo che ha mostrato un passo migliore con il compound più morbido. Da segnalare che se Ferrari è riuscita a provare tutti e tre i compound, sia Mercedes che soprattutto Red Bull non hanno testato nelle secondo prove libere le SuperSoft.

Strategia ad 1 sosta?

Da quello che si è visto durante le prove libere la gara si correrà su una singola sosta : Ultras Soft per poi utilizzare la Soft o la Super Soft a seconda della durata del primo stint. La Soft, compound High Working Range, dovrebbe adattarsi molto bene alle condizioni dell'asfalto messicano soprattutto se, le temperature, saranno quelle avute durante le prove libere.