Formula1, GP di Abu Dhabi: l'interpretazione dei regolamenti 2017
Formula 1Mercedes si è aggiudicata entrambi i titoli mondiali 2017 ma ha perso lo status di dominatrice che aveva nelle precedenti stagioni. Come è stato interpretato in nuovo regolamento dai top team? Come è riuscita la Ferrari a recuperare parte del gap che aveva accumulato nelle passate stagioni? Non perderti il meglio dei contenuti di Formula1 nella sezione Motori di OnDemand.
GP di Abu Dhabi live domenica 26 novembre alle 14.00. Pre-gara a partire dalle 12.25 su SkySportF1HD (canale 207)
Mercedes e Ferrari: due filosofie diverse di impostazione della monoposto
Con il regolamento tecnico 2017 per garantire una piattaforma aerodinamica stabile sulle vetture, i progettisti potevano percorrere due strade: 1) mantenere bassi i valori di rake (assetto picchiato sull'anteriore) andando ad allungare il corpo vettura per generare più carico aerodinamico o 2) mantenere una vettura piuttosto "corta" alzando il posteriore della vettura per generare più carico.
I tecnici Mercedes hanno scelto di percorrere la prima strada, quella per loro più conosciuta e che comportava meno incognite, mentre la Ferrari ha scelto la seconda strada, allungando meno il corpo vettura ma aumentando l'angolo che forma il diffusore con il suolo. Questi due approcci aerodinamici hanno avuto importanti ripercussioni a seconda della tipologia di pista. Mercedes si è adattata molto bene sui tracciati che richiedevano tanta efficienza aerodinamica, mentre Ferrari è stata sicuramente la miglior vettura dove serviva elevata down-force.
La resistenza all'avanzamento
Se da un lato i regolamenti 2017 hanno "partorito" delle vetture molto più cariche aerodinamicamente, dall'altro c'è sicuramente da far notare un'altra grande differenza rispetto allo scorso anno ossia la resistenza all'avanzamento. Anche sotto questo aspetto i due attuali Top Team hanno diversificato le loro "interpretazioni". La Ferrari SF70H genera il carico prevalentemente grazie ali e quindi presenta un'elevata resistenza all'avanzamento, mentre Mercedes ha puntato maggiormente sull'efficienza, caratteristica tecnica che ha contraddistinto tutti i progetti vincenti del team anglo-tedesco.
Il concetto aerodinamico "atipico" di Mercedes (è la vettura con il minor rake della griglia) è stato ritenuto dal team come il giusto compromesso per avere velocità in tutta la stagione sapendo di dover soffrire sui tracciati dove serviva tanta down-force. Ad inizio stagione i tecnici Mercedes in alcuni casi sono andati “fuori strada” nella gestione degli pneumatici proprio per questo concetto aerodinamico particolare.
Per la Ferrari la stagione 2017 è da ritenersi, comunque, molto positiva. Il bottino di 5 vittorie (prima di Abu Dhabi), considerata la forza della vettura, poteva essere incrementato, ma bisogna ricordare come alla vigilia della stagione la Rossa non fosse considerata tra i favoriti.
Se andiamo ad analizzare i dati, la Ferrari grazie al cambio regolamentare e al duro lavoro fatto a Maranello è riuscita a recuperare oltre 6 decimi al giro in condizioni da qualifica alla Mercedes. Il gap chilometrico della Rossa è passato dai 147 millesimi del 2016 ai “soli” 23 del 2017. La linea di tendenza rispetto alle precedenti stagioni è in discesa, a dimostrazione che la SF70H oltre ad essere nata piuttosto bene è stata anche sviluppata nel migliore dei modi.
I dati quindi lasciano intravedere buone possibilità anche per il 2018. A Maranello il lavoro non si fermerà di certo, in particolare nel reparto motori dove gli sforzi si concentreranno sul recupero del gap di potenza rispetto alla Power Unit dei rivali Mercedes.