Il pilota della McLaren racconta così la sua stagione difficile per i tanti problemi con il motore Honda. Alo considera il passaggio al propulsore Renault decisivo: "Con la Red Bull ha ottenuto buoni risultati, hanno lottato per il podio e la vittoria"
LA CONFERENZA STAMPA DEI PILOTI
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Manca ancora una gara alla fine del Mondiale, quella di Abu Dhabi, ma è già tempo di bilanci e soprattutto di guardare al futuro. Soprattutto per Fernando Alonso, che ha vissuto una stagione molto complicata con la McLaren-Honda. La decisione del team britannico di passare al motore Renault nella prossima stagione, abbandonando il propulsore Honda, per il pilota di Oviedo sarà decisiva. "Il tempismo per cambiare è stato quello giusto - ha detto nella conferenza stampa di Yas Marina -. Io a livello personale avevo molte aspettative sulla partnership McLaren-Honda visti i risultati del passato ed è stato questo il motivo che mi ha spinto a passare dalla Ferrari alla McLaren. Ma non abbiamo ottenuto i risultati che ci aspettavamo e per questo, ribadisco è il momento giusto per cambiare ed unirsi alla Renault. Sono fonte di ottimismo per noi i risultati ottenuti da loro in questa stagione. Manca ancora qualcosa a livello di prestazione, ma lottano per il podio e per la vittorie di gare ed è diverso da quello che viviamo noi adesso".
Renault, una famiglia per Alo
"Con Renault mi sento di tornare a casa, perché la considero una seconda casa. La compagnia è buona e il motore è molto positivo", ha aggiunto Alonso.
"Il mio segreto? Adattarmi"
Alonso ha poi parlato anche di suoi impegni su vari fronti: dai test con la Toyota su una vettura di endurance a quelli per la 24 Ore di Daytona: "Sono stati degli ottimi test, che mi hanno dato grandi sensazioni. Mi trovo dietro ad un volante ogni settimana con auto diverse. Gli ultimi due test pubblici sia ad Abu Dhabi che in Bahrain sono stati interessanti, con tecnologie che non abbiamo in Formula 1 come le quattro ruote motrici o il controllo di trazione e la limitazione sul livello del carburante che è un po' frustrante. Nel complesso è stato tutto interessante. Io sono pronto a gareggiare a Daytona, per Le Mans non so ancora. Certamente non avrò più tanto tempo libero. Se fai il pilota credi in te stesso e credi di poterti adattare ad ogni cosa, oppure non corri. Credo che sia uno dei miei punti di forza: forse non sono il pù veloce in qualifica, o il più veloce sul bagnato, ma forse sono il migliore nel complesso e sono pronto a raccogliere i buoni consigli per dare il meglio".