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Formula 1 2018, Ferrari: le prime novità. Analisi tecnica

Formula 1

Cristiano Sponton

La Ferrari nei test di Barcellona (foto: Getty Images)

Nella seconda sessione di test pre-GP Australia a Barcellona i tecnici della Ferrari hanno portato in pista le prime novità della stagione. Eccole nello specifico

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I test pre-stagionali disputati sul tracciato di Barcellona si sono conclusi ed i team avranno una grossa quantità di dati da analizzare per arrivare molto preparati alla gara inaugurale di Melbourne e per predisporre le evoluzioni delle proprie monoposto. Evoluzioni che vedremo già in Australia dove sono attesi dei pacchetti aerodinamici per la Red Bull e la McLaren ma, sicuramente, anche sulla Ferrari SF71-H vedremo qualche novità.

Nei test la casa di Maranello ha provato pochi componenti aerodinamici nuovi ma si è dedicata alla comprensione e al setup della macchina visto il cambio di interasse che c’è stato tra la SF70H e la SF71H. Nonostante questo, qualcosa di nuovo si è visto negli ultimi 2 giorni di test con l’introduzione di una versione di muso che, come potete osservare dall’immagine in basso, presenta nella parte inferiore della protuberanza uno slot che nella versione precedente non c'era.

Non avendo immagini del muso completamente smontato è difficile capire la vera funzione di questo slot. Possiamo comunque fare due ipotesi su quel “foro” presente nella parte bassa della protuberanza (riquadro verde):

i) Potrebbe servire al raffreddamento di alcune componenti presenti nella parte anteriore del telaio (sterzo, ecc)

ii) Potrebbe essere una soluzione simile (anche se meno estrema) a quella adottata dalla Red Bull RB14 per diminuire la resistenza aerodinamica generata dalla superficie frontale della protuberanza del naso e aumentare l’efficienza del sistema S-Duct energizzando lo strato limite sia sotto che al di sopra del telaio.

Oltre a questa modifica sul muso, nelle ultime giornate di test, è stato utilizzato un cofano motore con aperture maggiorate rispetto a quello utilizzato nei primi giorni. Soluzione che in Ferrari hanno adottato, visto l’aumento della temperatura ambientale, per incrementare lo smaltimento del calore che si viene a creare sotto il cofano motore.

Quelle elencate in alto sono “solo” le modifiche visibili che sono state introdotte sulla SF71H ma, sicuramente, sono state provate altre nuove componenti in zone nascoste della vettura che non si possono evidenziare con l’utilizzo di foto.
Una Ferrari che arriva preparata a Melbourne; la vettura ha dimostrato di essere veloce e molto affidabile. Adesso bisognerà capire se avrà la velocità per competere con la Mercedes che, analizzando i dati di Barcellona, sembra essere ancora davanti. sia sotto che al di sopra del telaio