Elezioni USA 2024 - Lo speciale di SkyTG24
Arrow-link
Arrow-link

Editoriale GP Australia 2018: la Ferrari ha aggiunto la G mancante, ora è tutto più chiaro

Formula 1

Carlo Vanzini

Vettel a Melbourne, prima del via ufficiale della stagione, ha battezzato la sua macchina Loria. Un nome che, a parte nel calcio, con un cognome e un accento spostato, non ha riscontro nella nostra quotidianità.
Ma dopo la gara di Melbourne tutto diventa un po' più chiaro...

Gli approfondimenti in Reparto Corse F1 ogni lunedì alle 14.30 su Sky Sport24 (canale 200)

GP D'AUSTRALIA, RIVIVI QUI TUTTE LE EMOZIONI

CLICCA PER TEMPI E ORDINE D'ARRIVO

IL CALENDARIO DELLA F1 2018, TUTTO IN DIRETTA SU SKY

Scoperto l'arcano, manca una G iniziale a Loria (nome della SF71-H) che Vettel si è riservato di aggiungere, nel caso, a fine stagione, perché vorrebbe dire che, quella vera gloria che insegue da 3 anni, è arrivata alla sua quarta stagione in rosso. No, è presto per inserire la consonante che però è anche iniziale di goduria, quella che non può non aver provato oggi Vettel, dopo il siparietto in conferenza stampa post-qualifica, con Hamilton a dire a Seb che guida così per togliergli il sorriso dalla faccia.

A spegnerlo, il sorriso, è stato Vettel a Hamilton, incredulo, l'inglese, della magia fatta dal tedesco nel giro di rientro, prima del pit stop. Bravo Vettel a stringere le traiettorie in regime di Virtual Safety Car per guadagnare più strada possibile e fenomenale quando, lasciata la pista, ha spinto come un pazzo fino all'inserimento del limitatore. Ha conquistato così centimetri fondamentali per ritrovarsi davanti.

La rossa non è ancora al livello Mercedes ma lo diventerà, forte di uno sviluppo maggiore a disposizione in stagione, per via del passo allungato. La Mercedes ha anche un problema da capire e gestire subito: Bottas. Mentre la Ferrari si gode un finlandese pimpante, Raikkonen, in Mercedes si interrogano sul potenziale del loro nordico, ghiacciato da un errore da rookie in qualifica e freddo nella rimonta in gara. Prossima tappa in Bahrain dove lo scorso anno vinse Vettel e sembrava poter essere iniziata lì, dopo il secondo successo su due, una stagione da vera Gloria, adesso meglio aspettare con Loira, nessun proclama, avanti con il nuovo slogan del team-principal Maurizio Arrivabene, fatti e non parole, di fatto le parole non servono, basta, a fine stagione, poter aggiungere una sola lettera. La G!