Formula 2 2018. Lo start della stagione in Bahrain

Formula 1

Lucio Rizzica

Formula 2 test in Bahrain (foto: Twitter FIA Formula 2)
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Dopo l’avvio del mondiale di Formula Uno, archiviati con successo i test collettivi di Sakhir, è pronta ad accendere i motori anche la Formula 2, con un pacchetto tecnico nuovo. Ecco la preview della stagione

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Le caratteristiche della nuova monoposto ancora gommata Pirelli –che correrà fino al 2020- erano già stata svelate a Monza in occasione del GP di F1 dello scorso anno. Con grande attenzione all’adeguamento agli standard di sicurezza più recenti (confermato l’impiego della VSC e inserita nella struttura anteriore la protezione Halo) la Dallara ha proposto linee più accattivanti e una immagine molto aggressiva della vettura, spinta da un propulsore Mécachrome a turbocompressore 3,4 lt che permette una erogazione di potenza pari a 620 CV a 8750 giri al minuto. Confermato l’impiego del DRS, gli step migliorativi sull’elettronica hanno permesso un aggiornamento della ECU e un certo contenimento dei costi complessivi di gestione.

Tuttavia questo non ha messo al riparo i team dal rischio di non riuscire a coprire il bilancio di previsione spese di un intero campionato, dovendo fare i conti con un eccessivo incremento del budget richiesto. Ne ha fatto le spese la ‘ricchezza’ della griglia dei partenti dalla quale si sono ritirati i team Fortec, Rapax e Racing Engineering. Dopo che ha confermato la partecipazione la squadra Russian Time, l’organizzazione ha in ogni caso trovato la quadra annunciando l’iscrizione di dieci scuderie, esattamente come un anno fa, grazie al provvidenziale ingresso del team Charouz (già in World Series) e il rientro della Carlin. Ai nastri di partenza non possono non godere di particolare attenzione la Prema e l’ART GP, che schiereranno due coppie di piloti ben assortite.

Gelael e De Vries, in Prema, hanno esperienza e –soprattutto il secondo- velocità. In casa ART c’è grande curiosità per il debutto in categoria del britannico Russell, autentico dominatore del campionato di GP3 2017, al quale è affiancato quell’Aitken che lo scorso anno ha mostrato eccessiva discontinuità pur tuttavia piazzandosi secondo al termine della stagione. Occhio a Latifi (Dams) e Fukuzumi (Arden) e attenzione a ciò che faranno gli italiani Luca Ghiotto (team Campos), dichiaratamente a caccia del titolo e Antonio Fuoco, che è rimasto nell’orbita della Ferrari Academy ma è passato dalla Prema al debuttante team Charouz, lo scorso anno protagonista di una stagione difficile nel corso della quale è stato surclassato dal compagno di squadra –poi campione- Leclerc, riscattandosi tardivamente con buone prove nella parte finale del campionato.

Immancabile cavallo di sicuro piazzato sarà Artem Markelov (Russian Time), molto cresciuto e incisivo. Dalla F3 arriva il tedesco Gunther (Arden), l’italiana Trident schiera Ferrucci e Maini, entrambi facenti parte del programma sviluppo Haas. Ancora oggetto misterioso, ma quotatissimo l’altro britannico Lando Norris (Carlin) che da un anno studia per il futuro in McLaren, della quale è terzo pilota nella stagione F1 in corso. Partenza in Bahrain e arrivo del campionato a Yas Marina, negli Emirati Arabi. In mezzo altri dieci appuntamenti che ricalcano la mappa itinerante dello scorso anno con due sole variazioni. Le Castellet a giugno subentra al week-end di Jerez, le gare in Russia -a Sochi. si disputeranno a fine settembre. Ora mettetevi comodi e sguardo fisso sui canali Sky. La Formula 2 sta arrivando e il semaforo verde non è poi così lontano…