Formula 1, GP della Cina 2018: il commento di Mara Sangiorgio

Formula 1

Mara Sangiorgio

GP Cina, terzo atto del Mondiale: si riparte dopo i due successi di Vettel in Australia e Bahrain (Getty)

Cinque vittorie, tre con la Mercedes: Hamilton è da sempre protagonista a Shanghai, dove domenica scatterà il terzo GP della stagione. Ma, rispetto agli anni scorsi, la Ferrari ha qualche motivo in più per puntare a rovinargli la festa e confermarsi dopo i due successi tra Australia e Bahrain. Gara in diretta esclusiva su Sky Sport F1 HD (canale 207) domenica alle 8.10

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E' l'esame più duro. La Ferrari in Cina ci arriva da vincitrice, anzi, due volte vincitrice, ma i lunghi rettilinei e le curve veloci del circuito alla periferia di Shanghai sono ancora da considerarsi una prova per la SF71 H. Da quattro anni consecutivi regno incontrastato della Mercedes e soprattutto di Lewis Hamilton. Qui il campione del mondo in carica ha vinto 5 volte, 3 con il team tedesco. E partito dalla pole position in ben 6 edizioni su 14. Bastano questi numeri per capire la nuova sfida che attende Sebastian Vettel. Le due vittorie, ma soprattutto l'ultima di pochi giorni fa, lo hanno esaltato ma ancor più caricato. Senza però illuderlo che d'ora in avanti le cose possano essere più facili. Il tedesco lo sa, che la sua Rossa ha bisogno ancora di tempo e sviluppo per perfezionarsi, e qui in Cina potrebbe temere freddo e pioggia. Il tempo perso durante i test invernali a causa del maltempo in parte nelle prime due gare è stato recuperato e sulla SF71 H sono state fatte tante prove.

Ci si aspettano altre novità, ma intanto la certezza per affrontare i lunghi rettilinei che prima a confronto con la Mercedes facevano un po' più paura arriva dal cuore della Rossa. In Bahrain le Ferrari sono state ancora una volta più veloci sul dritto e sembra sparita la preoccupazione legata ai consumi. Anche i motorizzati Ferrari - Haas e Alfa Romeo Sauber - hanno fatto un importante salto in avanti. La power unit quindi c'è. In Cina bisognerà essere bravi a trovare il compromesso giusto nel setup della monoposto per farla danzare tra le curve lente ma non perdere la stessa agilità in quelle veloci. Il passo più lungo della SF71 H qui dovrà dare delle risposte. E' ancora tempo di esami, ma di quelli con meno ansie e più certezze.