La FIA precisa che nelle qualifiche non potranno avvenire rabbocchi d’olio e che i controlli saranno più stringenti per evitare furbate regolamentari. Si pensa subito alla Ferrari e alle fumate bianche dei suoi motori all’accensione ma a Maranello, e in Mercedes, sono tranquilli
Una manovra preventiva, così definiscono alla FIA, la Federazione Internazionale, la nuova direttiva per il controllo dell’olio bruciato in qualifica. Dal prossimo Gran Premio (Spagna 10-13 maggio) non si potrà più rabboccare l’olio sulle monoposto né, tantomeno, farlo arrivare da uno ausiliario. La direttiva tecnica, a firma di Nicolas Tombazis ex tecnico della Ferrari ora in Federazione, non è indirizzata a nessuno in particolare ma è stata fatta principalmente perché per il delegato tecnico Jo Bauer era impossibile controllare, a qualifiche in corso, se qualcuno aggiungesse olio e se effettivamente il limite di 0,6kg per 100km di consumo, venisse rispettato.
Quando si dice olio bruciato e si vede il fumo che i motori Ferrari, anche quelli clienti, producono all’accensione si pensa subito alle rosse ma in realtà gli occhi sono da sempre puntati anche sulla Mercedes visto che sono proprio loro due le maestre nelle mappature estreme da qualifica e nel trovare un modo di utilizzare, entro i regolamenti, ogni possibile risorsa per avere più potenza sul giro secco. Sembrerebbe quindi un punto messo a segno da Honda e Renault ma i due motoristi accreditati di maggior potenza si dicono tranquilli. La Federazione poi, già all’inizio dell’anno, aveva dichiarato di sapere perfettamente cosa stesse facendo la Ferrari e di considerarlo regolare.
Come al solito in Formula 1 le battaglie si combattono anche a colpi di regolamenti, circolari e direttive tecniche che a volte vanno a segno e cambiano le sorti della stagione o magari di una sola gara: nel 2011 la FIA abolì gli scarichi soffianti, con cui la Red Bull-Renault guidata da Sebastian Vettel dominava il mondiale, per una sola gara quella di Silverstone. A vincere fu la Ferrari con Alonso ma poi, già dalla gara dopo, si fece marcia indietro e tutto tornò come prima. In questo caso vedremo se e cosa cambierà, probabilmente molto poco e comunque, con tutto quello che c’è da vedere in pista alla fine regole, divieti e cavilli possono pure restare, e giustamente, in secondo piano.