Formula 1 2018, GP Spagna: l'importanza di partire in pole a Barcellona
Formula 1La F1 arriva finalmente in Europa dopo i primi 4 Gran Premi lontani dal vecchio continente. A Barcellona, teatro del prossimo appuntamento della stagione (il quinto), Red Bull, Ferrari e Mercedes si contenderanno prima la pole position, statisticamente importantissima al Montmelò, e poi la vittoria, altrettanto importante per la corsa al titolo piloti (che vede Hamilton davanti a Vettel di 4 punti) e quella costruttori (con la Ferrari prima e la Mercedes seconda). Il GP di Spagna è in diretta esclusiva su SkySportF1HD canale 207. Gara live domenica alle 15.10
Dopo 4 Gran Premi, il Circus della Formula 1 arriva in Europa, a Barcellona. La pista catalana, di solito, non mente sul reale potenziale delle monoposto: chi va forte in Catalunya va forte ovunque. Le monoposto sono già scese in pista al Montmelò quest’inverno per la doppia sessione di test invernali (come ogni anno) e quindi i team avranno già un’idea di massima sul lavoro da svolgere durante un week-end sicuramente importante per le classifiche Mondiali.
L’importanza di essere lì davanti
Dalle 16 curve catalane emergono molti numeri significativi, il più importante dei quali è sicuramente il rapporto prima fila/vittoria pari addirittura all’88%. Questo significa che quasi 9 volte su 10 chi parte dalla prima fila vince la gara. Se analizziamo le pole, in 20 GP su 27 il più veloce al sabato ha chiuso davanti a tutti anche la domenica, statistica questa addirittura superiore al circuito cittadino di Monaco. Chi parte davanti in Spagna, vince (quasi) sempre. Solo 3 volte nella più che ventennale storia del circuito si è vinto partendo dalla seconda fila in giù: 1996 Schumacher (terzo in griglia), 2013 Alonso (quinto), 2016 Verstappen (quarto).
Chi vince a Barcellona poi…
Sempre parlando di posizioni in griglia, un’altra statistica conferma l’importanza della qualifica del sabato. Conquistare la prima fila completa in Catalogna è quasi garanzia di vittoria nel mondiale costruttori, è successo 12 volte su 13, con la vittoria della Red Bull a dispetto della prima fila della Mercedes nel 2013 come unica eccezione. Sembra proprio che chi domina nelle 16 curve catalane, disponga di una monoposto che potrà fare la differenza su tutti i tracciati della stagione.
Prima fila completa | Anno | Vincitore mondiale costruttori |
Mercedes | 2016 | Mercedes |
Mercedes | 2015 | Mercedes |
Mercedes | 2014 | Mercedes |
Mercedes | 2013 | Red Bull |
Red Bull | 2011 | Red Bull |
Red Bull | 2010 | Red Bull |
Renault | 2006 | Renault |
Ferrari | 2003 | Ferrari |
Ferrari | 2002 | Ferrari |
McLaren | 1998 | McLaren |
Williams | 1997 | Williams |
Williams | 1996 | Williams |
Williams | 1993 | Williams |
Le ultime 3 edizioni
2017: Vettel azzecca la prima mossa, ma sbaglia la seconda. Il pilota Ferrari riesce a saltare Hamilton al via, mentre poco indietro Raikkonen ha minor fortuna: toccato da Bottas, perde il controllo della vettura e colpisce Verstappen, che cercava di infilare entrambi all’esterno della prima curva. Vettel ed Hamilton hanno un passo molto simile, e la differenza la fanno le strategie. In Ferrari, nonostante siano al comando della gara, si fermano per primi, montando di nuovo la mescola più morbida (Soft), svelando così i loro piani per il resto della gara. A questo punto la Mercedes può decidere se copiare la Rossa o se rimescolare le carte. Attendono, fermano Hamilton e gli montano la mescola più dura (Medium), mentre Bottas per un paio di giri rallenta Vettel in pista. Il pilota Ferrari è in una posizione molto difficile: non riesce a guadagnare il gap per permettersi unpit-stop extra, ed una Virtual Safety Car consente il cambio gomme finale, nel quale –per regolamento- deve passare alla mescola più dura, mentre Hamilton calza la più morbida e, grazie alla neutralizzazione, azzera il distacco da Vettel. I due sono molto vicini ed Hamilton dopo un paio di tentativi riesce a sorpassare il tedesco.
2016: il poleman Hamilton viene passato al via da Rosberg: l’inglese tenta di sorprenderlo alla prima staccata, ma Nico chiude, mandando Lewis sull'erba ed innescando una carambola che mette fuori entrambe le Mercedes. La gara è quindi un duello Red Bull-Ferrari. I due team differenziano le strategie: quelle vincenti si rivelano quelle di Verstappen (al suo primo GP con la Red Bull al posto di Kvyat) e Raikkonen. I due si trovano nelle due prime posizioni: la Red Bull ha una trazione migliore in uscita curva e per Kimi è impossibile attaccare Max, che diventa il pilota più giovane della storia a vincere un GP davanti al finlandese. Vettel è terzo grazie ad una foratura di Ricciardo al penultimo giro che lo mette al riparo dagli attacchi di quest'ultimo.
2015: La pessima partenza di Hamilton costa la gara all’inglese: Lewis scatta male dal secondo posto in griglia e viene sopravanzato da Vettel. Questo lo mette in condizione di dover cambiare strategia, passando da due a tre soste. La velocità che ne risulta è impressionante: per diversi giri riesce ad essere di un paio di secondi più veloce di chiunque altro, avendo facilmente ragione del pilota Ferrari. Hamilton, che si riserva per l'ultimo stint le gomme più morbide, tenta anche di rimontare sul compagno di team, che tuttavia controlla agevolmente la situazione.
Altre curiosità: in Spagna non piove mai!
Se si considerano i circuiti in cui si è sempre corso negli ultimi 13 anni, Barcellona è l’unico in cui non è mai piovuto (in Bahrain non si è corso nel 2011). Gli altri circuiti in cui negli ultimi anni non è mai piovuto in gara: Sochi (4 gare), Abu Dhabi (9), Red Bull Ring (4), Mexico City (3), Baku (2).
L’ultima gara con la pioggia, tanta, al Montmelò, fu quella di 22 anni fa: il magico GP del 1996 in cui Schumacher strapazzò tutti e vinse la sua prima gara con la Ferrari.
Nel 2011, 2014 e 2016 il distacco tra il vincitore ed il secondo è stato di soli 6 decimi alla fine della gara. Un altro arrivo ravvicinato in Spagna fu quello del 1981, a Jarama, dove Gilles Villeneuve regolò Jacques Laffite per soli 22 centesimi; cinque anni più tardi, nel 1986, a Jerez de la Frontera, Ayrton Senna vinse con 14 millesimi su Mansell (uno dei distacchi più ridotti nella storia della Formula 1).
Negli ultimi 11 anni ci sono stati 10 vincitori diversi. A partire dal 2007: Massa, Raikkonen, Button,Webber, Vettel, Maldonado, Alonso, Hamilton, Rosberg, Max Verstappen. L’anno scorso la sequenza fu interrotta da Hamilton, che replicò la vittoria del 2014.