I team hanno portato in pista pacchetti aerodinamici da altissimo carico per adattare le monoposto alle caratteristiche del circuito cittadino del Principato. Ecco cosa abbiamo scoperto in pista. Il GP di Monaco è in diretta esclusiva su Sky Sport F1 HD (canale 207)
Top team con i cestelli forati, non solo per il raffreddamento
Le monoposto dei top team (nella foto in basso potete notare la soluzione della Red Bull), compresa la Ferrari, sono scesa in pista con i cestelli dei freni forati per cercare di portare velocemente nel giusto range di temperatura gli pneumatici anteriori e garantire un adeguato raffreddamento dell'impianto frenante. La finestra di funzionamento delle gomme in questo fine settimana sarà molto importante soprattutto in qualifica visto che i piloti incontreranno delle difficoltà a scaldare le anteriori mentre le posteriori raggiungeranno velocemente la temperatura ideale.
Ferrari: modificati gli specchietti
La Ferrari, dopo aver introdotto degli specchietti ancorati al sistema di protezione Halo durante il GP di Spagna, è stata costretta a mordicarli nuovamente in quanto, la precedente soluzione, era stata dichiarata non conforme al regolamento tecnico. Il problema stava nel supporto che inizialmente la FIA aveva dichiarato regolare, ma che dopo alcune proteste dei team rivali era stato considerato non conforme al regolamento grazie all'emissione di una nuova Direttiva Tecnica che chiariva il tutto. Il team di Maranello, per questo fine settimana, ha portato in pista una versione rivista.
Mercedes con i generatori di vortice sulle fiancate e sul diffusore
La Mercedes W09 ha mantenuto i generatori di vortice posizionati nella parte superiore delle fiancate che erano stati provati durante i test post GP della scorsa settimana. Come potete osservare dall'immagine i componenti sono ben 6, posizionati subito dopo il deviatore di flusso a ponte con la funzionalità di creare piccoli vortici per allontanare la scia turbolenta degli pneumatici anteriori dal corpo vettura che è molto deleteria per l’efficienza aerodinamica della vettura.
Nella zona centrale del diffusore è stata ripresa una soluzione che si era già vista nei test invernali e, come potete osservare nell’immagine, il profilo superiore della zona centrale dell'estrattore presenta una forma seghettata. Quei piccoli triangolini che si vengono a formare sono dei veri e propri generatori di vortice di piccole dimensioni e di forme controllabili per ritardare gli effetti di separazione del flusso ed evitare lo “stallo” che produrrebbe una perdita di carico e un aumento della resistenza all’avanzamento.
Red Bull con pacchetto da alto carico
In questo inizio di stagione siamo sempre stati abituati a vedere in pista una RB14 con un’ala posteriore piuttosto scarica. Per questo GP, dove la resistenza all’avanzamento non è così importante nei tempi sul giro, il Team di Milton Keynes ha sfoggiato un’ala posteriore più carica del solito. Come potete osservare dall'immagine in basso l'ala presenta un bordo d'ingresso con una forma più arrotondata nella zona centrale ed una corda maggiorata rispetto alla versione utilizzata in questo inizio di stagione. Ala che ha creato alcuni problemi ai piloti durante le prove libere in quanto il flap mobile non si apriva nei tratti di circuito in cui Verstappen e Ricciardo potevano sfruttare l’apertura del DRS.
Per incrementare ulteriormente il carico aerodinamico è stato montato sulla RB14 il profilo aerodinamico, chiamato Deck Wing (2) che, a partire da questa stagione, è andato a sostituire la T-Wing che eravamo abituati a vedere nella scorsa stagione. Ricordiamo che per regolamento tecnico la T-Wing collocata in alto non è più regolare mentre, se posizionata sotto i 650 mm e ad una distanza di non più di 50 mm dall'asse posteriore, è perfettamente legale.
Per cercare il massimo carico aerodinamico è stato utilizzato anche il piccolo monkey seat (3) che, rispetto alle scorse stagioni, è molto ridotto nelle sue dimensioni ed è collocato in una posizione della vettura più avanzata.