L’evoluzione della power unit fatta debuttare in Canada ha dato le risposte sperate, così come gli aggiornamenti aerodinamici. E Vettel è stato perfetto: dalla pole alla bandiera a scacchi, sempre in totale padronanza della situazione per riprendersi la testa della classifica Mondiale. Lunedì 11 giugno, alle 18.00 su Sky Sport F1 HD, lo Speciale "Vettel - 50 vittorie"
Se e quanto conterà al traguardo finale si vedrà, intanto la vittoria di Sebastian Vettel in Canada rompe un altro piccolo tabù. La Ferrari sul circuito dedicato a Gilles Villeneuve non vinceva da 14 anni con Michael Schumacher. Ed è proprio al suo predecessore tedesco come lui che Vettel ha pensato durante gli ultimi giri del gran premio sperando che la sua rossa lo accompagnasse fino alla fine trionfante e senza problemi. La sua cinquantesima vittoria in Formula 1 è così ancora più speciale. Per lui sicuramente, ma anche per la risposta che insieme a squadra e macchina ha dato agli avversari, Lewis Hamilton davanti a tutti. L’evoluzione della power unit fatta debuttare qui ha dato le risposte sperate, come gli aggiornamenti aerodinamici. E con la totale fiducia nel suo mezzo il tedesco è stato perfetto: dalla pole position alla bandiera a scacchi, sempre in totale padronanza della situazione. E’ arrivata così la terza vittoria della stagione, che mancava dal Bahrain, e i punti necessari per tornare davanti a Hamilton in classifica anche se di pochissimo, un punto solo. Il campione del mondo in carica è uscito stordito da questo weekend, proprio qui dove la Mercedes e soprattutto lui hanno vinto tutto nell’era dell’ibrido. Con cali di potenza al motore non è riuscito a riprendersi nemmeno la posizione su Ricciardo, ma ha chiuso comunque davanti a Raikkonen sesto. Il finlandese è mancato ancora una volta, sia in qualifica che in gara. Sul podio insieme a Vettel sono saliti infatti Bottas e Verstappen. La strada – come dice lui – è ancora molto lunga, ma sono gare così a costruire risultati solidi e che fanno sognare.