Formula1 GP Canada. L'analisi tecnica della pole di Vettel e delle Ferrari

Formula 1

Cristiano Sponton

Foto: Sutton Images

Quarta pole stagionale per Vettel, la 54^ pole in carriera (4^ quest'anno). Ad un terzo di campionato ha già eguagliato il suo bottino di pole dell'anno scorso. Analizziamo il suo giro e capiamo dove ha fatto la differenza

CANADA, VETTEL VINCE E TORNA LEADER DEL MONDIALE

POLE DI VETTEL IN CANADA 17 ANNI DOPO SCHUMI

Sebastian Vettel, dopo delle qualifiche molto combattute, è riuscito a riportare la Ferrari in pole position. Pole che, in questa stagione, mancava dallo “sfortunatissimo” GP di Baku. Su questo tracciato la Rossa non riusciva a partire dalla prima posizione da tantissimo tempo visto che l’ultimo pilota a riuscirci era stato Schumacher nella stagione 2001. Vettel è riuscito a precedere la Mercedes di Bottas che era parso per tutto il fine settimana meno performante rispetto ad Hamilton ma nel momento più opportuno è riuscito a realizzare un ottimo giro che gli ha permesso di lasciarsi alle spalle il compagno di team. In terza posizione la sorprendente Red Bull RB14 di Max Verstappen che, su un circuito di motore, è riuscito a realizzare il terzo tempo a soli 173 millesimi dal poleman. A fianco del pilota olandese scatterà il campione del mondo in carica che, in questa sessione di qualificazione, non ha saputo esprimere il massimo potenziale della sua vettura. In terza fila un deludente Raikkonen precede di pochi centesimi Ricciardo.

Ferrari SF71H – ottimo il lavoro di setup

Nell’analisi delle prove libere avevamo messo in evidenza come la SF71H non era ancora perfettamente bilanciata e che gli ingegneri avrebbero dovuto lavorare molto sul setup meccanico e aerodinamico della monoposto. Fin dalle FP3 la Rossa è sembrata una vettura completamente trasformata rispetto al venerdì a dimostrazione del salto di qualità che la vettura riesce a fare nel corso di ogni weekend. Su entrambe Rosse sono stati confermati gli aggiornamenti ai bargeboards portati dal team di Maranello per il GP di Montreal e, come potete osservare dall’immagine in basso, non è stata utilizzata la “deck wing” al posteriore per cercare la massima efficienza aerodinamica.

Ferrari e Mercedes partiranno con le Ultrasoft, Red Bull con le Hypersoft

Il primo fattore da analizzare in queste qualifiche per riuscire a comprendere nel migliore dei modi la gara di domani è la scelta degli pneumatici fatta dai top durante la Q2. Ferrari e Mercedes hanno scelto di qualificarsi con le gomme UltraSoft in modo da poterle sfruttare nella prima fase di gara. La scelta per Mercedes era piuttosto chiara fin dalle prove libere mentre, per Ferrari è avvenuta solo dopo aver analizzato i dati raccolti durante tutte le sessioni. Da segnalare che, Hamilton, nel suo tentativo in Q2, ha avuto un bloccaggio degli pneumatici anteriori che lo costringere a partire con delle gomme non in perfetto stato.

Red Bull, invece, non ha scelto la strada intrapresa dai due team rivali ma ha deciso di qualificarsi ed utilizzare alla partenza le gomme più performanti e morbide portate in pista dalla Pirelli in questo fine settimana. Verstappen cercherà di sfruttare l’extra grip che queste gomme gli daranno alla partenza per riuscire a scavalcare almeno uno dei due piloti che lo precedono. Non sarà facile visto che lo spazio tra la linea di partenza e la prima staccata è di soli 256 m

Vettel ha fatto la differenza nel terzo settore

Se andiamo ad analizzare i best sector ottenuti dai piloti in Q3 notiamo che nei primi 2 settori, i primi 4 classificati hanno ottenuto tempi piuttosto simili. La differenza è stata fatta da Vettel nel terzo settore dove è riuscito a rifilare oltre 1 decimo a Bottas, oltre 2 a Verstappen e 3 decimi ad Hamilton. Sicuramente il pilota tedesco è stato “aiutato” dalla nuova Power Unit che ha potuto utilizzare su questo tracciato mentre, come ben sappiamo, i Mercedes la introdurranno nel prossimo GP che si disputerà sul tracciato francese del Paul Ricard.

Il distacco che Vettel ha rifilato ad Hamilton non si può imputare esclusivamente alla Power Unit tanto che Bottas è stato 2 decimi circa più veloce del pilota inglese. Hamilton, in queste qualifiche, ha sempre avuto dei grossi problemi nel settore 3 dovuti principalmente a una difficoltà di inserimento e di trazione nel lento tornantino di Curva 10 (Epingle)

Per Mercedes e Ferrari Gara a 1 sosta. E Red Bull?

La Rossa dopo aver ottenuto una preziosissima pole position dovrà dimostrare, nella gara di domani, di essere riuscita a migliorare il passo gara visto nelle libere di venerdì dove, la Mercedes, specialmente con gomme Super Soft era sembrata più veloce. Sul circuito canadese i sorpassi sono piuttosto semplici ma, la partenza in prima posizione, è sempre piuttosto importante visto che, nelle ultime 3 edizioni, il pilota più veloce al sabato è riuscito anche a vincere la corsa.

A livello strategico la scelta di Ferrari e Mercedes di partire con le UltraSoft fa pensare che vogliano impostare la corsa sul singolo pit stop con l’utilizzo delle gomme “rosse” nel secondo stint di gara. La grossa incognita è rappresentata dalla Red Bull perché potrà cercare una strategia aggressiva puntando alla doppia sosta (HS-HS-US) oppure cercare di gestire per circa 12 giri il compound più morbido per poi cercare di andare a fine gara con le Super Soft.