Formula1, la guida tecnica completa al GP di Silverstone

Formula 1

Cristiano Sponton

La Formula 1 conclude il tour de force iniziato al Paul Ricard e passato dal circuito di Spielberg con il GP di Silverstone. Osservati speciali del weekend saranno il nuovo asfalto, le power unit particolarmente sollecitate e le gomme con il ritorno del battistrada ribassato. Il GP è in diretta esclusiva su SkySportF1 al canale 206

LA CRONACA DEL GP DI SILVERSTONE
LA GRIGLIA DI PARTENZA

Dopo il GP di Austria, dove la Ferrari ha riconquistato la leadership del mondiale piloti e costruttori, il Circus della Formula 1 si sposta in Gran Bretagna sul tracciato storico di Silverstone dove è attesa una pronta riscossa della Mercedes dopo il disastroso fine settimana austriaco.

Il circuito: attenzione al nuovo asfalto

Il tracciato di Silverstone, dal punto di vista tecnico, risulta essere molto interessante perché è composto da una successione di tratti molto veloci e altri piuttosto guidati dove la trazione meccanica, garantita anche da un ottimo sfruttamento delle Pirelli, è fondamentale.
Rispetto alle precedenti edizioni il vecchio asfalto è stato completamente rimosso e al suo posto è stata stesa una superficie a elevate prestazioni che, oltre a garantire un elevato grip, permette un elevato drenaggio in caso di pioggia, consentendo maggiori velocità di percorrenza delle curve in tutte le condizioni.

Aerodinamica: medio carico

Dal punto di vista aerodinamico i vari team opteranno per ali da medio carico che saranno fondamentali sia nei tratti molto veloci (uno su tutti quello da curva 10 a curva 14 con le famose Maggotts e Becketts) che in quelli piuttosto lenti (tra curva 3 e 5, o tra curva 6 e 8).  Oltre a questi troviamo anche sei tratti di percorrenza in piena potenza, tre curve lente (Curva 4, Curva 7 e Curva 16) e tre punti ideali per il sorpasso (Curva 1, Curva 6 e Curva 15).

Il DRS, al contrario della scorsa stagione, potrà essere usato in tre punti della pista visto che la FIA che ha autorizzato l’inserimento di un’ulteriore zona per cercare di favorire i sorpassi. Le prime due, rimaste invariate rispetto al 2017, saranno collocate sull’Hangar Straight (da curva 14 a curva 15) e sul Wellington Straight (rettilineo che porta dalla 6 alla 7). Per quanto riguarda la terza zona, invece, la FIA ha scelto di attivarla sul rettilineo principale del tracciato. I detection point saranno tre e saranno piazzati prima delle curve 11, 18 e 3.

Power Unit: il motore lavora a pieno carico per il 70% del tempo

Su questo tracciato la parte ibrida, in special modo MGU-H, avrà un’importanza fondamentale per essere competitivi in qualifica e gara. Essendoci poche frenate il recupero di energia tramite MGU-K sarà piuttosto basso e stimato, da Magneti Marelli, in circa 747 kJ mentre MGU-H potrà recuperare parecchia energia, circa 3432 kJ, grazie ai tratti veloci dove il motore lavora a piena potenza.

La parte endotermica, è molto sollecitata in quanto il motore lavora a pieno carico per il 70% del tempo. A livello di mappatura sarà molto importante curare invece la guidabilità per avere un’ottima erogazione in uscita dalle curve lente, ma nello stesso tempo avere un’ottima risposta nelle curve veloci per non indurre instabilità nella monoposto.

Silverstone è considerato un circuito piuttosto sensibile alla potenza in quanto ogni 10 cv di guadagno si possono ottenere miglioramenti di 0,18s al giro. Per quanto riguarda i consumi il tracciato non è molto significativo, si potranno quindi imbarcare meno kg di carburante ed evitare lunghi periodi di fuel saving. Il “peso” del carburante qui è molto importante visto che 10 kg equivalgono a circa 0,23 s al giro.

Le gomme: pressioni minime a valori record

Il nuovo asfalto, abbinato agli alti livelli di carico che riescono a raggiungere le moderne Formula 1, contribuirà a rendere questo fine settimana molto severo per gli pneumatici anche a causa dell’alta velocità con cui le vetture percorreranno alcuni curvoni.
La Pirelli porterà in pista le gomme soft (gialle), medie (bianche) e hard (blu) al debutto quest’anno. Gli pneumatici utilizzati saranno quelli con battistrada ribassato di 0.4 mm già utilizzati in Spagna e in Francia. La scelta del costruttore italiano è stata presa diversi mesi fa per evitare la formazione di blister a causa del basso degrado che le simulazioni hanno previsto su questo tracciato riasfaltato.

Se analizziamo le scelte dei team su quali set portare in pista possiamo notare come siano piuttosto simili: tante Soft, qualche Medium e pochissime Hard. Mercedes ha optato per un set in più di Hard per Bottas e di conseguenza uno in meno di Medium. La casa anglo-tedesca sembra orientata a provare tutte le mescole a disposizione durante le prove libere: probabilmente Bottas, in FP2, farà i suoi run con le Hard e con le Soft mentre Hamilton, oltre alla “gialle” si dedicherà a provare la media.
Ferrari e Red Bull invece non hanno differenziato le scelte tra i due piloti.

Da segnalare gli elevatissimi valori di pressione degli pneumatici, 1.5 psi più alte di quelle della scorsa stagione, che potrebbero mettere in difficoltà alcuni team. Pirelli, per sollecitare di meno gli penumatici, ha imposto anche valori di camber piuttosto bassi.

Mercedes: nessun danno alla Power Unit

In Austria le due W09 sono state costrette al ritiro per problemi tecnici ma le indagini in fabbrica hanno rilevato che non ci sono stati danni alle Power Unit che verranno regolarmente usate anche a Silverstone. Il problema accusato da Bottas è stato di natura idraulica ma ha coinvolto principalmente lo sterzo e la trasmissione mentre per Hamilton c’è stato un inconveniente alla pompa della benzina. Si era pensato, inizialmente, che questi problemi potessero dipendere dai tanti sviluppi portati in pista in Austria ma il team ha confermato che non c’è nessun legame.

Ferrari: atteso pacchetto evo a Silverstone o Hockenheim

Se su Mercedes sono attese altre novità che andranno a completare il pacchetto di evoluzioni, la Rossa di Maranello deciderà in queste ore se portare direttamente a Silverstone una serie di novità o se rimanderà al prossimo GP di Germania che si correrà sul tracciato di Hockenheim.

La Ferrari non dovrebbe accusare i problemi dello scorso anno visto che la SF71-H ha cambiato filosofia progettuale rispetto alla SF70H e dovrebbe adattarsi meglio ai lunghi curvoni veloci di Silverstone. Sicuramente la W09, almeno sulla carta, sembra essere leggermente favorita rispetto alla Rossa ma il GP d’Austria ci ha mostrato che per vincere le gare bisogna avere anche la giusta affidabilità e una perfetta gestione degli pneumatici. Gestione in cui la SF71H è nettamente superiore a tutti gli altri anche se l’utilizzo delle gomme “ribassate” potrebbe favorire i team che soffrono di overheating alle posteriori.